INTERVISTE

Avellino, Braglia: “Voglio vedere l’Avellino che conosco, dobbiamo riprendere la fiducia dei tifosi”

Ecco cosa ha detto l'allenatore della compagine irpina in conferenza stampa

Si avvicina la sfida di lunedì sera in casa della capolista Monopoli. In vista di tale gara, il tecnico dell’Avellino Piero Braglia, nella consueta conferenza stampa di presentazione, ha introdotto la partita del Vito Simone Veneziani tornando anche sulla sconfitta di mercoledì contro l’Ancona Matelica.

La squadra ha risposto come mi aspettavo, ha fatto due buonissimi allenamenti. Ma un conto sono gli allenamenti e un conto sarà la gara di lunedì dove dobbiamo dare delle risposte per noi stessi. La figuraccia di mercoledì è stata brutta, anche i ragazzi stessi si sono resi conto che non va bene. Io sono convinto che ci dobbiamo ritrovare. In campionato, in tre partite abbiamo creato più occasioni rispetto al girone d’andata dello scorso anno. Voglio vedere l’Avellino che conosco io. Il problema è l’atteggiamento, non sono i moduli. Noi nell’atteggiamento ci specchiamo troppo. Speravo di vedere altre cose e di avere delle alternative. In campionato abbiamo sempre cercato di onorare la maglia che abbiamo addosso. Con la squadra ci confrontiamo tutti i giorni. Ci siamo confrontati anche al momento. Mi aspettavo situazioni diverse. Ora affrontiamo una squadra che sembra l’Avellino dello scorso anno, corti, cattivi e affamati. Si difendono e ripartono a duemila. Sarà una partita difficile e dovremo essere bravi ad interpretarla. Dobbiamo metterci sul loro stesso piano in termini di grinta e cattiveria. Dobbiamo sfruttare le qualità che abbiamo. Io penso che la squadra abbia sempre cercato di creare situazioni importanti. Abbiamo preso 4/5 pali. A me risulta che il gruppo sta bene, sono sempre pronti a stare insieme. Sono uniti come l’anno scorso. È arrivato il momento di dimostrare quello che siamo. Sono passate solo tre giornate e le abbiamo pareggiate tutte e tre, d’altronde questa è una piazza che pretende e lo sapevamo prima. Dobbiamo darci prima di tutto delle risposte per noi. Io voglio vedere gente che lotta, gente determinata. Gente che da lunedì capisca che ogni gara per noi sia una finale. Mi aspetto questo dai ragazzi. Hanno le qualità per fare il campionato che tutti si aspettano. I conti si fanno sempre alla fine”.

Sullo sfogo nel post gara di mercoledì:Non ho parlato con nessuno. Io voglio essere chiaro, non ho mai cercato niente da nessuno. Firmo sempre un annuale. Non ho parlato di dimissioni, ho parlato di prendersi le responsabilità. Bisogna dare il meglio di noi stessi. Gara dopo gara dobbiamo riprendere la fiducia dei tifosi. Io alleno una squadra che può arrivare tra le prime tre, o addirittura può vincere il campionato. Giovanni con me è tranquillo, viene al campo e si comporta in maniera tranquilla“.

Su Scognamiglio: “Quando uno di 34 anni ti chiede di giocare, uno gli deve dare fiducia. Molto probabilmente lui si aspettava un po’ di aiuto anche in  generale e invece in generale abbiamo tutti fatto una brutta figura ad iniziare dal sottoscritto”.

Su Micovschi:Si sperava che potesse darci una mano fin da subito, però è un ragazzo di valore e spero che da qui ad una settimana sia nel gruppo che lavora per preparare la prossima partita”

Su Di Gaudio:Si sta allenando a parte, vediamo da oggi se può essere reinserito in qualche maniera. Bisogna vedere come sta. Ha lavorato bene a parte“.

Su Carriero:In questo momento non stava facendo benissimo neanche lui. Deve ritornare a fare le cose che sapeva fare con serenità e tranquillità. Ultimamente siamo un po’ troppo agitati, compreso lui che ha preso un espulsione. Però in Coppa Italia è stato uno di quelli che si è dato più da fare. Mi auguro che la strada per tornare ad essere il vero Carriero sia breve“.

Sugli attaccanti:Messina è indietro come mentalità e atteggiamento. Deve lavorare di più, deve capire che il passo va cambiato, che bisogna far sacrifici attaccando lo spazio. Viene dalla D ed ora si ritrova in C, non è così facile. Diamogli tempo. Plescia deve lavorare anche per la mole che ha, però lo sto vedendo meglio in questi giorni. Molto probabilmente gli è scattata la molla così come a Gagliano. Sono ragazzi che bisogna saper aspettare anche per capire la realtà dove sono arrivati. Qui non è una piazza tranquilla che dice aspettiamo facciamoli crescere, qua giustamente si pretende molto anche perché si dà molto in termini di tifoseria. È normale che da loro ci aspettiamo di più, ma stanno arrivando. Maniero lo conoscete, si sta mettendo a posto. Secondo me siamo molto vicini a quello che lui ci può dare e adesso deve solo confermarlo sul campo”.

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