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Avellino Calcio – Così parlò Musa: “I miei modelli? De Vito e Paratici”

Il nuovo che avanza. Sarà il giovanissimo Carlo Musa, classe 1990, il nuovo direttore sportivo della Ssd Calcio Avellino. Una scelta sorprendente e innovativa, quella del presidente De Cesare, che ha spiazzato tutti affidando la gestione del club ad un direttore davvero molto giovane. Nel caso di Musa, tuttavia, la gioventù non fa rima con inesperienza. Il neo ds dei lupi vanta infatti una esperienza pluriennale da dirigente sportivo, vissuta interamente nel Lazio. Un’esperienza cominciata nel 2012 con l’Aranova, portato dalla Prima Categoria alla Promozione in cinque anni, e proseguita fino allo scorso anno con la Lupa Roma. Nell’estate del 2017, dopo aver lasciato l’Aretana, Musa ha avuto un periodo di collaborazione con alcuni club di Serie B, nelle vesti di osservatore (tra questi, molto probabilmente, c’è anche l’Avellino). Quel periodo gli è servito molto per conoscere e studiare le caratteristiche di molti calciatori di Serie C, D e Campionato Primavera. I feedback raccolti gli sono poi stati utili dal dicembre 2017 in poi, quando Musa ha ricoperto il ruolo di ds alla Lupa Roma. Il club capitolino, che si trovava in una situazione simile a quella attuale dei lupi, ha concluso nella passata stagione il campionato all’ottavo posto. Determinato e combattivo, Musa ha conseguito il tesserino da direttore sportivo professionista nel 2016. Nonostante la giovane età, ha già le idee chiare su come fare calcio e su quello che deve essere il modus operandi di un buon ds. In una vecchia intervista, Musa ha rivelato di preferire i progetti alle prospettive economiche e di considerare la figura del ds non solo come quella che si occupa di scegliere i giocatori, ma anche come di un gestore che opera dietro le quinte facendo da collante tra squadra e allenatore. Grande è la fiducia che Musa pone nei suoi allenatori, ruolo da lui considerato determinante per far rendere al massimo una società. A sorpresa, da una vecchia intervista emerge anche che tra i modelli del nuovo ds dei lupi c’è una recentissima conoscenza del mondo biancoverde: “Seguo molto lo stile dei Direttori Sportivi professionisti, cerco di apprendere un po’ da tutti. Mi piace il modo di agire di Paratici della Juventus che è molto vicino al tecnico e alla squadra. Il ruolo del ds non è legato solo al mercato, ma anzi bisogna seguire la vita quotidiana della società per gestirla al meglio verso il raggiungimento degli obiettivi non solo sportivi. Seguo anche Goretti del Perugia e De Vito dell’Avellino che hanno dimostrato di operare bene sul mercato con delle operazioni veramente importanti”.

 

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