CALCIONEWSUS AVELLINO

90° Minuto 1981: “Adesso passiamo la linea ad Avellino. L’Avellino è salvo, vero Luigi Necco?”

Ci sono vittorie che non lasciano scudetti sulle maglie o trofei in bacheca. Ci sono vittorie che non verranno mai dimenticate. Ed è quella dell’Avellino del 1980-1981, un Avellino che nonostante tante difficoltà, riuscì a salvarsi, in quella tribolata stagione. Era l’Avellino di Vinicio, una squadra di leoni, una squadra che riuscì a regalare un’impresa indimenticabile ai tifosi e ai calciatori.

Stanotte è scomparso Luigi Necco, voce storica di 90° minuto degli anni 80. Oltre a raccontare le imprese storiche degli scudetti del Napoli, Luigi Necco raccontò della salvezza dei lupi del 1980/81. Fu lui ad annunciare il 24 maggio 1981, la salvezza dell’Avellino, arrivata dopo l’1-1 con la Roma di Falcao. Una salvezza incredibile, arrivata dopo i 5 punti di penalizzazione per il calcio scommesse, dell’estate 1980. Ma soprattutto dopo il dramma del 23 novembre 1980, il dramma del terremoto. Episodi simili avrebbero affondato chiunque, ma non l’Avellino, non quei lupi, che seppero lottare ancora più forte, per dare una gioia alla propria gente ferita e colpita dal lutto del terremoto.

Quell’ultima giornata al Partenio arrivava la Roma di Falcao, una Roma in lotta per lo scudetto con la Juventus, che la settimana prima nello scontro diretto aveva protestato per lo storico gol di Turone annullato a Torino. Al Partenio arriva una Roma arrabbiata, che non farà sconti all’Avellino, che cerca punti salvezza. I giallorossi devono vincere e sperare nella non vittoria della Juventus per laurearsi campione d’Italia.

Dopo 5 minuti Falcao gela il Partenio, la Roma è virtualmente campione d’Italia, l’Avellino in Serie B. Ma l’immediato vantaggio della Juve, frena l’entusiasmo dei giallorossi e l’Avellino ne approfitta per segnare il gol dell’1-1 con Massimo Venturini. Sarà il gol che regalerà la tanto sospirata salvezza ai lupi, una gioia immensa dopo mesi di lacrime e sofferenze.

Alla fine, Luigi Necco commenterà quell’impresa così: “Noi vi saluteremmo da questo campo, da dove di scudetto si è sentito un pò l’odore ma da dove la salvezza ne ha sostituito il clamore”

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