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Alla Granarolo Bologna arriva Valli: “Ha un valore doppio esser qui”

Giorgio Valli (foto virtus.it)
Giorgio Valli (foto virtus.it)

Giorgio Valli ritorna ad allenare una squadra di serie A a distanza di quattordici mesi. Lo farà con la Granarolo Bologna, ereditando il posto di Luca Bechi. L’ex coach della Sidigas Avellino si è presentato così a tifosi e media “Credo che sia scontato dire che sono molto felice di essere qui e tornare in palestra, dove mi piace stare – sono le sue prime paroles – questa società, dove ho trascorso tredici anni bellissimi, è a me molto cara: ha un valore doppio essere qui. Sentirò ogni allenamento come una “prima a teatro”. Ringrazio il club, a partire da Villalta, Bottai e Albertini, che hanno avuto fiducia in me. Penso che i ragazzi – già da come li ho visti questa mattina – abbiano voglia di mettere tutto in campo e di tornare a vincere. Il tempo è pochissimo e la prima avversaria che incontreremo è particolarmente spinosa. Ci mettiamo subito al lavoro. Il primo step sarà conoscerci gli uni con gli altri, e dovremo farlo velocemente. Già conosco i miei assistenti, Cavicchi e Fedrigo: questo è un ottimo passo avanti. Il rapporto con Walsh? E’ un giocatore importante, ma anche un serio professionista. Sono sicuro che metterà energia positiva nei confronti del gruppo e nei miei confronti. Io farò lo stesso, perché credo che da soli non si vada da nessuna parte. Credo che la Virtus sia molto più di Walsh e molto più di un club. Adesso è importante ritrovare grinta e identità, far maturare questi giovani che sono di belle speranze ma che vogliamo diventino anche di belle certezze. Credo che stravolgere sia sbagliato, conoscere e pian piano portare a tua immagine e somiglianza una squadra è la strada giusta. Concentriamoci sulla difesa, che è più facile da approcciare rispetto all’attacco, per cui ci vuole più tempo. Ci siamo sentiti anche con Messina, che presta sempre grande attenzione a tutto quello che succede in Virtus. Mi sono arrivati vari messaggi di buon auspicio: Brunamonti, Nesterovic, Rigaudeau e tanti altri. Li ringrazio. Chi passa di qua lascia il cuore”.

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