Avellino calcio – Graziani: “Stiamo lavorando. La punta che prenderemo dovrà calarsi nella nostra realtà.”

Il primo allenamento lontano da Sturno, del nuovo Avellino, ha evidenziato maggiormente i tratti caratteriali di mister Archimede Graziani. Fame, grinta e agonismo. Il nuovo tecnico biancoverde, dopo l’allenamento eseguito al Country Sport, ha dichiarato: “Manca ancora tutta la parte atletica, che una squadra di solito prepara prima. Sto cercando di far accelerare i tempi a questi ragazzi. L’intensità che ho visto è solo al 50% rispetto a quella che chiedo io, perché in questo momento non si può fare di più. Sto cercando di fargli capire i primi concetti di tattica che poi dobbiamo applicare. Vedo che i ragazzi si stanno applicando, pur avendo conoscenze un po’ indietro rispetto al mio pensiero. Ma io su questo ci devo lavorare.”
Mentre sulla questione stadio, Graziani afferma: “Io sono grato di avere queste strutture importanti. Vengo da un calcio dove si usava molto la gabbia. E a me qui piace molto lavorare. La mia società sta portando avanti l’aspetto stadio, che tra l’altro non riguarda me. Mi piace stare qui e mi concentro sul mio lavoro. Non cambia niente lavorare in questa struttura o al Partenio, anche perché ho uno staff che monitora minuto per minuto. E poi non sarebbe corretto da parte mia lamentarmi di una struttura del genere. Andiamo avanti aspettando notizie.”
E riguardo alla punta da aggiungere allo scacchiere biancoverde, il mister prosegue: “Il direttore ci sta lavorando. E’ una situazione complicata e difficile. Stiamo cercando il profilo che mantenga l’equilibrio a questo gruppo. Siamo alla ricerca di una prima punta che ci dia peso davanti e che rientri nei nostri canoni. Abbiamo due-tre nomi che stiamo valutando. Sforzini? Al di là del nome, io con il calciatore che verrà ci voglio parlare. Devo guardarlo in faccia. Perché quello che dice a me, lo deve fare. Se un calciatore di nome viene qui da noi, deve calarsi nella realtà e nella categoria che facciamo. Le prime donne non ci servono. ”
Graziano, poi, conclude esprimendo il proprio pensiero sul collegio di garanzia del Coni, che si terrà venerdì, e sul caos totale che sta rivestendo il calcio italiano: “Le regole per me vanno sempre rispettate. Nel calcio devono esserci persone per bene. Oppure il campionato possiamo farlo anche a 10mila squadre. Tutte le società credono di essere per bene e poi si iniziano campionati con penalizzazioni. Quindi non è un problema di calendari e di altro, ma di persone che non mantengono le parole date.”