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Avellino Calcio, Rastelli: “Ho dato tutto per la Serie A, vorrei riprendermela. Avellino? Risorgerà”

Da diversi mesi è ai box, dopo l’esonero con il Cagliari e da allora Massimo Rastelli è senza panchina. Per l’ex attaccante e allenatore sono mesi difficili, dove ha imparato a giocare a tennis, che nel tempo libero pratica con costanza.

L’ex allenatore dell’Avellino, tra le altre, si è raccontato in una lunga intervista alla Gazzetta dello Sport, dove ovviamente menziona anche Avellino nella sua tappa di crescita ed esplosione come allenatore.

Queste le parole di Rastelli: “Stare fermo per la prima volta dopo 30 anni non è facile. Ho imparato però a riorganizzare le mie giornate, mi sto dedicando ad altro, mi godo la famiglia, ma seguo tanto il calcio ovviamente. La Serie A ho dimostrato di poterla fare. Ho fatto tanta gavetta, ho vinto il campionato di Serie C2 con la Juve Stabia, C1 con l’Avellino e B con il Cagliari che poi salvai il primo anno di Serie A. Poi l’anno scorso arrivò l’esonero dopo 8 giornate, dopo aver iniziato abbastanza bene, però obiettivamente fu troppo affettata la decisione. Con Giulini ho un ottimo rapporto, e non ho rancori. Avrò fatto sicuramente i miei errori, come tutti, in queste circostanze, errori che mi son serviti per crescere e maturare. Ora sto fermo da un bel pò, quasi un anno, e voglio ripartire”. 

Rastelli parla poi di come ha lottato per prendersi la Serie A e ora vuole riconquistarla, parlando anche del caos Avellino: “Ho fatto tanti sacrifici per arrivare in Serie A, partendo dalla C2 con la Juve Stabia. Poi Avellino è stata la tappa più importante per me, perchè ero giovane come allenatore e lì ho dimostrato le mie qualità, non solo vincendo campionato e Supercoppa di C1 nel 2013, poi anche in B, arrivare ai playoff nel 2015, sfiorare la finale in una gara a Bologna. Sono tutte cose belle. Ora vederli in D dispiace, ma risorgeranno presto. Avellino mi ha dato poi l’opportunità di essere visto in Italia come con buon tecnico e poi Cagliari mi fece arrivare in Serie A che ho solo sfiorato in Irpinia. Pensare che Avellino è in D fa malissimo, ma è lo specchio di una medaglia strana del nostro calcio. I grandi club sono al top, le piccole accumulano debiti e spariscono, anche se Cesena, Bari e Avellino non sono piccole, ma sono grandi piazze che non meritavano questa sorte”. 

Rastelli infine parla del nostro calcio in generale e della Serie A con CR7: “Ripartirei anche dalla B con un progetto serio e vincente per riprendermi la Serie A. Estero? Mi affascina la Premier League. Allenatori che ho studiato? Beh Conte, e lo sa, glielo dissi in un Juve-Avellino del 2013 in Coppa Italia. Ma anche Giampaolo, che per me merita una big del nostro calcio. I due mi hanno anche ospitato Antonio a Londra quando era al Chelsea e Marco, per imparare alcune cose e non finirò mai di ringraziarli. Serie A con CR7, ci guadagniamo tutti. Mi aspetto una chiamata da qualche squadra anche per poterlo affrontare. Sarebbe affascinate”. 

 


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