Biancolino: “Cagnano, Rigione e Manzi non convocati, Simic sta meglio”
Le parole dell'allenatore biancoverde alla vigilia della sfida contro l'Empoli

Dopo la sosta torna in campo anche la Serie BKT. È tempo della tredicesima giornata di campionato, con l’Avellino che ritrova il terreno del “Partenio-Lombardi” per la sfida contro l’Empoli. Il match è in programma domani, sabato 22 novembre, con calcio d’inizio fissato per le 15. A presentare la gara è stato l’allenatore dei lupi, Raffaele Biancolino, intervenuto in conferenza stampa.
Biancolino: “Lavoriamo per migliorare il centrocampo”
Queste le parole dell’allenatore biancoverde: “Prima di iniziare, sono venuto a conoscenza di un lutto importante. Come US Avellino vogliamo porgere le condoglianze per la scomparsa del vice presidente della Sandro Abate, Jean Philippe Melillo”.
Passando alla sfida di domani contro l’Empoli: “Parliamo di una squadra di valore, una società che negli ultimi dieci anni ha frequentato più la Serie A che la B. Hanno esperienza di categoria, si sono rinforzati con giocatori d’impatto e prospettiva. Dopo la gara di Cesena abbiamo analizzato gli errori, ma anche ciò che ha funzionato: è fondamentale intervenire su ciò che non è andato bene, e in settimana abbiamo lavorato molto su questi aspetti per evitare di concedere situazioni favorevoli agli avversari. Con il lavoro quotidiano dobbiamo sempre crescere e ridurre al minimo le possibilità che gli altri ci mettano in difficoltà”.
A centrocampo: “Ci stiamo lavorando su quella zona del campo per inserire giocatori che sappiano fare legna ma anche aiutare la squadra a salire, rincorrere e accompagnare l’azione. Noi attacchiamo con tanti uomini, ma poi bisogna recuperare 40-50 metri di campo ed è impegnativo: servono calciatori con benzina nelle gambe. In rosa abbiamo profili con queste caratteristiche e stiamo lavorando sul tipo di calcio che vogliamo proporre. Stesso discorso per l’attacco: Tutino sta crescendo di condizione e davanti abbiamo elementi importanti. Bisogna dare spazio a chi dimostra in settimana di essere dentro ai nostri principi, e Gennaro è uno di quelli che sta migliorando sempre più la forma fisica. Inoltre, Crespi non ci sarà“.
L’allenatore: “D’Andrea? Lavora per tornare il prima possibile”
Riguardo la difesa: “So che si alzerà un polverone, ma Rigione, Cagnano e Manzi non saranno convocati perché, in questo momento, non mi danno ciò che chiedo, sia io che la squadra. In questo momento è così. Abbiamo comunque diverse soluzioni dietro, anche se numericamente siamo un po’ stretti: possiamo giocare sia a tre che a quattro. Stanno bene, si tratta di una scelta tecnica, ed è giusto chiarirlo ora. Scelta di Rigione a Cesena? La rifarei assolutamente. Riguardo Simic, negli ultimi giorni l’ho visto meglio, vediamo oggi come risponde. Se sto mandando messaggi alla società? No, non c’entra nulla. È una decisione mia e dello staff, basata su ciò che vedo negli allenamenti. In questo momento quei tre giocatori non mi danno ciò che richiedo“.
Riguardo D’Andrea: “Sta molto meglio, ma non è ancora pronto. Sta lavorando tanto, vuole rientrare il prima possibile, ha avuto un intervento particolare. Ci vogliono i tempi giusti, siamo quasi nel recupero”. Sui trequartisti: “In squadra ci sono giocatori che possono ricoprire quel ruolo e adattarsi, incluso Biasci. In quella posizione ho diverse soluzioni da valutare e provare”.
Su Cancellotti a sinistra: “L’abbiamo provato, è un giocatore che lo scorso anno ha già ricoperto quel ruolo e in passato ha giocato anche da difensore centrale in una linea a quattro. Sono profili che possono adattarsi a qualsiasi situazione in campo”. Proseguendo: “Chi vedo bene accanto a Tutino? Tutti possono giocare: ognuno ha le proprie caratteristiche e Gennaro può affiancare chiunque in rosa. Sono tutti elementi importanti, in grado di fare coppia davanti e interpretare al meglio il tipo di lavoro che chiediamo”.
Biancolino: “Manca la cattiveria nell’attaccare la porta”
Parlando dei problemi in attacco: “Attacchiamo con tanti giocatori, ma non riempiamo bene l’area: spesso facciamo lo stesso movimento sul secondo palo o ci tiriamo fuori dalla zona di finalizzazione. Per caratteristiche dobbiamo essere più cattivi nell’attaccare la porta”. Su Patierno: “Non sta ancora bene. È un generoso, un giocatore affidabile: quando lo chiamo risponde sempre. Però, in questo momento, non ha ancora la forza per partire dall’inizio. Ma la notte porta consigli, può succedere di tutto. Abbiamo ancora una seduta di allenamento e vedremo cosa mi darà oggi in campo”.
Sui tanti gol subiti: “È un problema di squadra, non di reparto. Si attacca e si difende in undici, tutti insieme. Dare la colpa alla difesa o al portiere non mi sembra corretto. Qui si perde e si vince tutti insieme, e allo stesso modo si attacca e si difende tutti insieme”. Su Enrici: “È un ragazzo con cui ho un ottimo rapporto, parlo con lui sia di campo, sia di extra-campo. Gli starò vicino, come faccio con tutti. Però va capito che in una squadra bisogna essere sempre pronti a giocare: lo scorso anno, prima dell’arrivo di Biancolino, non giocava. Io credo molto in lui. Ha fatto un campionato eccezionale la scorsa stagione, formando con Rigione la coppia più forte della categoria a parer mio. Enrici ha aumentato il suo valore per ciò che ha dimostrato, ma ci sono tante dinamiche e tanti momenti: dipende da come sta fisicamente e mentalmente. Gli sarò sempre vicino, in qualsiasi situazione. È un patrimonio della società e un giocatore che mi ha dato tanto, ma ci sono periodi in cui può giocare o meno. L’importante è che si faccia trovare pronto, e lui è molto intelligente: lo farà sicuramente”.
L’allenatore: “Bisogna essere adulti e assumersi le proprie responsabilità”
Proseguendo: “Come avrei preso da calciatore una mia non convocazione? Mi sarei preso le mie responsabilità. Se giochi bene o male, se ti comporti bene o male, devi essere consapevole che il tuo comportamento incide sul gruppo. Se ti comporti bene, fai il bene della squadra; se ti comporti male, devi assumerti le responsabilità, prima con te stesso e poi con il gruppo. Bisogna essere adulti: se sbagli, devi essere pronto ad affrontare le conseguenze, come facevo io quando giocavo. I confronti sono importanti, servono per esprimere il proprio punto di vista, poi ognuno fa le proprie scelte”.
Infine, sulle critiche sui social: “Sarei finto a dire che non provo fastidio, ma ho sempre avuto la forza di andare avanti. Per me è un orgoglio perché quando passo le due gallerie si parla di altro. Si parla del lavoro svolto lo scorso anno, di quello che stiamo facendo quest’anno. Chiaro che fa male vedere le critiche qui in casa. Sono abituato, vado avanti per la mia strada. Posso sembrare presuntuoso, ma questo è il mio carattere. Chiaro che le critiche fanno male, soprattutto se arrivano da persone che hanno lottato con te nel fango del Partenio da calciatore. Questo mi fa davvero male, mi chiedo come mai. Però, alla fine, io devo dare sempre di più”.





