Calcio – Gli Underdog dei Mondiali edizione per edizione


MESSICO 1986 – BELGIO L’accesso al campionato del mondo 1986 fu conquistato battendo i Paesi Bassi allo spareggio, con la regola dei gol in trasferta: vinta l’andata in casa per 1-0, al ritorno i belgi persero 2-1 qualificandosi per la rete segnata a Rotterdam. Nella fase finale, il gruppo fu superato risultando una delle migliori terze. La parte a eliminazione diretta vide i diavoli delle Fiandre sconfiggere prima l’Unione Sovietica (4-3) e poi la Spagna, messa k.o. ai rigori. In semifinale, una doppietta di Maradona sbarrò la strada della finalissima: la Francia si impose per 4-2 nella gara di consolazione, lasciando al Belgio la quarta piazza.
ITALIA 1990 – INGHILTERRA La nazionale dei tre leoni, con Lineker e Gascoigne sono la sorpresa tra le notti magiche. I britannici passarono la fase a gironi grazie al successo contro l’Egitto dopo i pareggi con Irlanda e Olanda. L’accoppiamento degli ottavi mise l’Inghilterra di fronte al Belgio, sconfitto con un gol di Platt a 1′ dalla fine dei supplementari; nei quarti fu poi battuto il Camerun per 3-2, con la doppietta di Lineker dal dischetto che ribaltò il temporaneo vantaggio dei leoni indomabili africani. In semifinale, la Germania batté ai rigori i bianchi d’Albione che terminarono la rassegna al quarto posto perdendo anche con l’Italia nella finale di consolazione di Bari: si trattò della seconda volta in cui la squadra risultava tra le prime 4 a livello mondiale, dopo il successo in casa del 1966.
USA 1994 – BULGARIA I mondiali negli States, forse i più brutti della storia, sono puro spettacolo dal punto di vista degli underdogs. Per eleggere la vera sorpresa sarebbe necessario un referendum tra Romania, Svezia e Bulgaria, ma per noi romantici, la Bulgaria di Hristo Stoickov, capocannoniere, lo è a tutti gli effetti. Il Dio slavo trascina la Tracia in semifinale, conquistando un quarto posto inauspicabile, passando seconda nel girone davanti all’Argentina ma dietro la Nigeria, batte il Messico agli ottavi, fa fuori clamorosamente la Germania campione ai quarti e perde in semifinale contro di noi, inchinandosi solo al Divin Codino di Roberto Baggio. La Bulgaria più forte di tutti i tempi, senza storia.
FRANCIA 1998 – CROAZIA Ormai la Jugoslavia è solo un ricordo, come una filastrocca, o meglio la filastrocca: 6 repubbliche, 5 nazioni, 4 lingue, 3 le regioni, 2 alfabeti, 1 Tito. Tra queste repubbliche, spicca la Croazia, che con i suoi fenomeni Suker e Boban su tutti, riescono a portare i balcanici tra le prime quattro, sconfitti in Francia dai padroni di casa nonché futuri vincitori dopo aver battuto anche la Germania. Conquista il terzo posto battendo l’Olanda. Una squadra davvero esaltante, che seppe far tremare le big europee.





