Calcio – Gli Underdog dei Mondiali edizione per edizione


COREA E GIAPPONE 2002 – COREA DEL SUD Si, hanno superato ogni limite. Si, erano il paese ospitante. Si, ci brucia ancora. Ma quello che i coreani hanno fatto nel 2002 non può cadere nell’oblìo: superano il gruppo davanti a USA, Portogallo e Polonia. Ci battono agli ottavi (non servono descrizioni) e ai quarti tirano via quasi similmente la Spagna (se non peggio di noi). Si arrendono in semifinale alla Germania, perdono il 3° posto con l’altra sorpresa, la Turchia sconfitta dal Ronaldo con il ciuffo ad area di rigore.
GERMANIA 2006 – UCRAINA Dolci ricordi ci evocano il 2006, la Germania e anche l’Ucraina. Alla prima apparizione da single, senza il mai troppo amato partner sovietico, gli ucraini sfruttando anche una generazione d’oro, Tymoschiuk e Shevchenko su tutti, giungono addirittura ai quarti, salvo poi essere spazzati totalmente da un gran destro di Zambrotta e da un doppio fendente di Luca Toni da quell’Italia che poi si andò a prendere la Coppa a Berlino.
SUDAFRICA 2010- OLANDA Inseriti con Danimarca, Camerun e Giappone, passano agevolmente il loro girone. Superano la Slovacchia, che ci aveva eliminati nel girone, agli ottavi e spazzano via ai quarti un distratto Brasile. In semifinale hanno ragione dell’Uruguay di Forlanb e Cavani, e si arrendono solo in finale ai supplementari a coloro i quali hanno dominato ai conquistadores della Roja al primo titolo iridato, con il gol di Don Andres Iniesta.
BRASILE 2014 – COLOMBIA I Cafeteros della spedizione brasiliana sono sicuramente una delle nazionali colombiane più forti di tutti i tempi, con i vari Falcao, Cuadrado e un giovane diez che incanta letteralmente tutti: James Rodriguez. Girone dominato con Grecia, Costa d’Avorio e Giappone, gli ottavi sono contro l’Uruguay, in un derby sudamericano vinto 2 a 0, del quale ricordiamo una perla di Rodriguez, votato il gol più bello della scorsa coppa Del mondo. Si arrenderanno solo ai quarti e solo al Brasile, o meglio, al missile di David Luiz che spedisce a casa in lacrime James e compagni.
Ora tocca al 2018. Nella chermesse russa, senza l’Italia, chi sarà la sorpresa dei prossimi Mondiali? Vedremo.
di Vincenzo Boniello