Focus Perugia: l’incubo dei lupi, il baby gioiello e una squadra in cerca d’identità


Il suo arrivo sulla panchina degli umbri, viste le sue esperienze con Salernitana e Ternana, non è stato accolto da squilli di tromba. La prima missione di Roberto Breda (classe 1969) è quella di conquistare i suoi nuovi tifosi, che avrebbero preferito riabbracciare Serse Cosmi per dar vita al post-Giunti. Impresa ardua, ma sicuramente alla portata del tecnico trevigiano, desideroso di cancellare le ultime delusioni (esonero con l’Entella) e di provare a rivivere la favolosa esperienza del 2013-2014. Quando, alla guida del Latina, sfiorò la Serie A sfuggitagli solo nella finale playoff. Il debutto di Cremona ha dato subito qualche segnale incoraggiante, ma la strada per risollevare la stagione è ancora lunga e tortuosa. C’è da registrare soprattutto la fase difensiva, visti i ben 19 gol subiti nelle ultime 6 gare. Un’enormità per una squadra che mira a stazionare nelle zone alte della classifica. I rientri di Monaco, Volta e Colombatto potrebbero aiutare il tecnico che dovrebbe proseguire sulla scia del 4-3-1-2, anche se non è da escludere qualche novità tattica per la sfida ai lupi.