Focus Perugia: l’incubo dei lupi, il baby gioiello e una squadra in cerca d’identità

Il suo arrivo in Italia, la scorsa stagione a Cagliari, incuriosiva molto soprattutto dal punto di vista mediatico. Con le sue prestazioni, Kwang-Son Han (classe 1998) ha convinto gli scettici anche dal punto di vista tecnico. Il ragazzo ha dimostrato di saperci fare e di avere tutte le qualità per potersi confrontare con un calcio difficile come quello italiano. Dopo qualche buon sprazzo e il primo storico gol nordcoreano in Serie A (contro il Torino), il Cagliari ha deciso di mandare il suo giovane pupillo a farsi le ossa a Perugia. L’inizio di stagione è stato folgorante con la tripletta rifilata all’esordio all’Entella e con 6 reti realizzate nelle prime 7 giornate di campionato. Poi è arrivato un naturale calo, complici anche le difficoltà di una squadra che si è smarrita dopo un inizio entusiasmante. Han ora è pronto a ripartire, mettendosi a disposizione di Breda e riaccendendo tutto il suo talento. Da mostrare sia nello slot di trequartista, ruolo ricoperto sabato scorso a Cremona, che in quello di seconda punta. Posizione in cui si è esaltato nel momento migliore della squadra del presidente Santopadre, attirando su di sé le attenzioni dei top club europei.