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Il commento: “Difesa e fisicità, una vittoria di squadra” (di Alfredo Bartoli)

Eccolo il colpo che tutta l’Irpinia del basket stava aspettando, il regalo di Natale più bello da trovare sotto l’albero e, per giunta, già scartato. La Scandone vince a Pistoia 61-68, si conferma tra le prime otto della classifica e, soprattutto, fa un decisivo passo avanti per le Final Eight di Desio. In attesa del posticipo tra Roma e Milano, i lupi occupano l’ultimo l’ottava posizione con 2 punti di vantaggio su Varese e 4 sulle altre inseguitrici a quattro giornate dal giro di boa: non vuol dire niente e potete toccare tutti i ferri che volete, ma è meglio essere lì che dietro ad inseguire, a questo punto della stagione. La vittoria in Toscana arriva sulla falsa riga di quella di Capo d’Orlando (l’altra W esterna dei lupi), con un primo tempo perfetto per approccio, fisicità ed efficacia, ed un secondo tempo di gestione, anche se è stata una gran tripla fuori dai giochi di Gaines (per altro unica cosa positiva della sua serata) a chiudere definitivamente i conti. Per tipologia e struttura, tra l’altro, le squadre di Moretti e Griccioli si assomigliano: bravi Vitucci e il suo staff a preparare la gara maniera simile, basandola sulla fisicità (biancoverdi molto più grossi e pesanti dei biancorossi), soprattutto grazie ad una difesa aggressiva, che ha tenuto a 61 punti una squadra che in casa ne segna oltre 75 di media. Ottimo soprattutto il lavoro sugli esterni toscani (i pericoli pubblici Brown e Williams tenuti a 31 punti in coppia), e la difesa sul pick and roll che ha concesso, solo una volta, la “giocata emozionale” sopra al ferro a Linton Johnson. Il +7 di fine primo tempo, ancora una volta, va stretto alla Scandone per quanto fatto vedere, soprattutto nei primi 16 minuti. Vitucci, in sede di presentazione, aveva chiesto il “giusto approccio” ai suoi e la richiesta è stata ben più che esaudita. Un Adrian Banks da 7 punti e (finalmente!) altrettanti tiri, nel primo quarto suonava la carica per i biancoverdi che volavano in transizione grazie al solito lavoro di Anosike sotto i tabelloni . Chiuso il primo quarto sul +9 (10-19), la musica non cambiava nel secondo, quando una panchina finalmente positiva in tutti, ma proprio tutti, i suoi elementi faceva lievitare il vantaggio fino al 17-32 del 16imo. Qui un paio di palle perse consecutive e qualche scelta del tutto errata di Gaines permettevano a Pistoia di chiudere il primo tempo sul 27-34, alla fine di un parziale di 10-2. Al rientro in campo, Moretti ci provava con la zona, ma una schiacciata di un sempre più continuo Harper gli faceva subito cambiare i piani. I lupi apparivano in controllo, supportati da una difesa ancora eccellente e da un attacco a volte sopraritmo, ma comunque efficace. L’ultima frazione iniziava con i lupi saldamente in controllo sul 43-50, prima che alcune distrazioni difensive, soprattutto di Gaines , rimettevano i lupi ad un possesso di distanza sul 58-61. Per fortuna, il nativo di New York si redimeva e con una tripla da leader vero mandava i titoli di coda del match, insieme ad un Hanga come sempre positivo. La vittoria fuori casa tanto attesa è arrivata. Ed è arrivata grazie alla difesa di una squadra che sta sempre più diventando simile a quella che coach VItucci ha in mente. E forse, oltre ai due punti, è questa la notizia più importante: quella di una crescita evidente e continua, per chiudere l’anno alla grande.

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