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La sindrome dei finali amari colpisce ancora la Sidigas che cade a Bologna

Dottor Jekyll e mister Hyde. La si può definire così la sfortunata trasferta della Sidigas Avellino che cede nel rush finale alla Granarolo Bologna dell’ex Valli per 77-76. A decidere una tripla di Simone Fontecchio che regala il secondo successo consecutivo per ai bianconeri dopo il successo nel derby contro la Grissini Bon Reggio Emilia. Per i biancoverdi prosegue la sindrome dei finali amari dopo quelli con Venezia, Cantù e Sassari. Il match si apre con Okaro White che dalla media gonfia la retina in faccia ad Anosike. Risponde poi Adam Hanga che si mette in proprio e trova il momentaneo 2-2. Una parità che durerà qualche istante prima del mini parziale di 7-0 aperto dai due punti di Ray dall’angolo seguito dai primi tre punti della serata di Gaddy e chiuso dalla bimane di White che porta a casa il canestro, obbligando Vitucci al timeout per arrestare l0’emorragia. La Scandone esce dalla sospensione con la penetrazione in reverse di Hanga ma nella propria metà campo i biancoverdi concedono tanto a centro area con Ray che innesca ancora White con uno spettacolare alley-oop. Avellino perde tre palloni in sequenza e la Granarolo ringrazia con Gaddy che taglia come la difesa avversaria come il burro. Dopo 7’ di gioco timbra il cartellino anche Anosike, limitato bene sin qui dai lunghi bolognesi. Ray, invece, ha vita facile in avanti e trova in rapida sequenza cinque punti che lanciano la Virtus sul + 13 (27-14) prima che Cadougan sulla sirena iscrive a referto la tripla del 27-17 con cui si chiude la prima frazione. Anche nella seconda frazione proseguono i problemi in attacco della Scandone che, nonostante gli ingressi di Cavaliero, Cadougan e Trasolini fatica a metterla dentro (6/17 dopo 12’ di gioco) mentre Bologna fa la voce grossa nel pitturato col duo Cuccarolo – White. Trasolini dalla lunetta riduce sotto la doppia cifra (29-20) ma Gaddy prende la linea di fondo contro Cavaliero e va ad appoggiare il punto numero trentuno per la propria squadra. La Sidigas colleziona palle perse in attacco una dietro l’altra ma l’attacco torna ad infiammarsi con un minibreak di 6-0 col trio Gaines – Anosike – Cortese con cui prova a tener aperta la gara ma Allan Ray è in serata di grazia e restituisce le tredici lunghezze di margine ai felsinei. (39-26). Malgrado le evidenti difficoltà realizzative, Avellino fa sentire il fiato sul collo dei bianconeri e Harper fa assaggiare le doti di rimbalzista a Cuccarolo e in un amen il tabellone dice 42-34. Gaines si dimentica in difesa dimentica di chiudere su Imbrò che punisce dai 6,75 metri. Sale in cattedra anche Fontecchio che in palleggio – arresto e tiro chiude un primo tempo da dimenticare per gli irpini.
Nella ripresa coach Vitucci riparte col proprio starting five. Ci vuole un’entrata di Hanga con tanto di fallo di Gaddy per smuovere il punteggio con un gioco da tre punti (44-37). L’atteggiamento di Avellino appare decisamente diverso e con tutt’altro piglio al punto da creare qualche problema in termini di falli ai padroni di casa come nel caso di Gilchrist che sale a tre personali o Mazzola che si vede fischiare la quarta penalità a proprio carico. Il tempo, intanto, scorre sul cronometro e questa volta è Bologna che resta all’asciutto di punti, vedendo prepotentemente scendere le proprie percentuali di tiro, con la Sidigas che dalla linea della carità ed un ritrovato Hanga rosicchia qualcosa seppur non incantando dal punto di vista del gioco (44-43). La Scandone capisce che dinanzi a sé c’è una Granarolo che sembra aver smarrito negli spogliatoi e decide di spingere sull’acceleratore al punto da essere premiata dalla dea bendata e mettere la freccia del sorpasso con Harper in transizione che pesca il fallo di White e converte in punto il tiro libero assegnatogli. Ray decide che è tempo di caricarsi la squadra sulle spalle e due giocate dell’ex Celtics ridanno ossigeno all’attacco bolognese. Le brutte notizie per Bologna sono dietro l’angolo: gli arbitri fischiano il quarto fallo anche a Ray e i biancoverdi ringraziano (49-48). L’equilibrio continua a farla da padrone e Gaines scalda la mano da tre punti (53-53).
L’ultima frazione si apre nel segno dell’ex regista dei Nets che prende le misure a Imbrò (54-55). Avellino avrebbe la chance di girare l’inerzia a proprio favore (60-62) ma i campani si lasciano riprendere nuovamente dalla Granarolo che piazza un miniparziale di 5-0 interrotto da Trasolini e impattato da un redivivo Cuccarolo (67-67). Le palle perse felsinee vengono punite dalla Scandone (67-71). Negli ultimi 2’ è un batti e ribatti su entrambe le metà campo: Banks regala l’illusorio vantaggio con la tripla del 76-74 ma Fontecchio fa esplodere la Unipol Arena coi tre punti che valgono la vittoria. Nell’ultima azione Gaines pasticcia e Bologna ringrazia.

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