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Money-Gate, Massaro: “Non c’è alcuna combine, parliamo di sole sei intercettazioni”

A difendere il Presidente Taccone nella seduta relativa all’inchiesta Money-Gate, tenutasi questa mattina presso il Tribunale Federale Nazionale di Roma, c’era anche l’Avvocato irpino Innocenzo Massaro che ha commentato così la seduta in sede di processo ai microfoni di Ottochannel: “Ritengo che il Tribunale debba avvalersi delle regole di valutazione del processo penale e devono necessariamente trovare la responsabilità del Presidente Taccone, del Direttore Sportivo De Vito e dell’Us Avellino al di fuori di ogni ragionevole dubbio perché altrimenti non si possono accettare le richieste della Procura. Il materiale della Procura riguarda cinque intercettazioni telefoniche ed una ambientale.”

Riguardo l’impianto difensivo adottato spiega: “Ho depositato qualche giorno fa una memoria di 14 pagine con tutti i riferimenti alle intercettazioni che sono suscettibili di tante interpretazioni e non di una sola ovvero quello della Procura. A carico del Presidente Taccone e del Diesse De Vito non vi è nessun riferimento nominativo né che contestualizza i fatti e che non danno fondatezza di un accordo preliminare alla partita mirato al pareggio. Ho raccolto le dichiarazioni di tre tesserati per il procedimento penale ovvero Biancolino, Castaldo e Vecchia che hanno negato ogni contatto con dirigenti dell’Avellino per una ipotesi di pareggiare il match.”

Scenario della sentenza in programma la prossima settimana: “Se i riferimenti del Tribunale Federale saranno quelli che io e altri colleghi abbiamo indicato io e altri colleghi, ritengo che non ci potranno essere le condizioni per affermazione  di responsabilità del Presidente Taccone , del Diesse De Vito e di conseguenza dell’Us Avellino.”

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