
Se ad Avellino il campionato stenta a decollare, con un fiume di polemiche crollate nelle ultime settimane sull’allenatore Archimede Graziani, esonerato nella giornata di ieri e sostituito da Giovanni Bucaro, in quel di Bari l’aria che si respira è completamente diversa. Non staremo qui ad analizzare la stagione dei galletti pugliesi (13 gare disputate, 10 Vittore e 3 pareggi e 0 sconfitte) ma quel che ci colpisce è la dimensione commerciale di un club fallito e ripartito dalla Serie D come l’Avellino calcio.
De Laurentiis, conoscitore del calcio ed inserito negli ambienti sportivi da più di 10 anni, è riuscito a rendere il Bari calcio una piccola forza commerciale, non da poco il rinnovo di sponsorship di un marchio nazionale come quello di Birra Peroni, già main sponsor nelle passate stagione in Serie B. Un’altra trovata commerciale è la vendita del proprio merchandising sul colosso dell’e-commerce come Amazon, che dovrebbe partire sotto le feste natalizie: “Vogliamo valorizzare al meglio il nostro marchio. Un negozio del Bari su Amazon permetterà ai tifosi biancorossi di acquistare i nostri prodotti in tutto il mondo”.
Un discorso fondamentale che dovrebbe esser intrapreso anche all’interno della nostra provincia, con una fitta rete di collaborazioni e sponsorizzazioni con le più grandi imprese locali che si trovano sul territorio irpino, capaci di poter apportare un aiuto economico concreto alla neonata società. Un discorso che deve combaciare con quanto fatto a Bari, capace di legarsi ad un marchio come quello Peroni presente sul territorio barese da oltre 70 anni. L’Irpinia non è esente da queste forze economiche, basti pensare che il territorio irpino, a discapito del malessere generale, ha delle potenze economiche non del tutto indifferenti, le quali non sono mai state coinvolte direttamente in un progetto sportivo serio, capace di coadiuvare l’eccellenze irpine con lo sport.
Segui SportAvellino.it su WhatsApp!
Iscriviti al nostro canale YouTube per rimanere aggiornato!