SERIE B

Vincenzo Genovese: “Sono ottimista per la Nazionale al Partenio”

Finalmente lo Stadio Partenio è di nuovo al suo massimo splendore. Completati i lavori necessari per poter giocare la B al Partenio, anche il terreno di gioco si appresta ad essere all’altezza della categoria. E in prima linea c’è sempre lui. L’architetto Vincenzo Maria Genovese, che ha parlato di tutti i temi caldi del momento. Curva Nord, manto erboso, nazionale e anche calcio giocato.

La rizollatura del manto erboso era ciò che mancava per completare il restyling.

Si, anche se il campo era in ottime condizioni al momento del restyling. Purtroppo ci sono stati degli imprevisti. Il caldo eccessivo di inizio Agosto e un fungo nocivo hanno rovinato il terreno di gioco, già messo a dura prova dall’utilizzo per gli allenamenti della squadra.

Che lavori andrebbero eseguiti per ampliare la capienza, ferma tuttora a 10215 posti?

Naturalmente riaprire la Curva Nord. Realizzare le relative zone di prefiltraggio, locale d’infermeria, ristrutturare i servizi igienici e infine montare i necessari tornelli.

Entro quando la Nord potrebbe essere di nuovo aperta al pubblico?

Non è un problemi di tempi. Prima di tutto bisogna capire se c’è la volontà di riaprire la Curva Nord. Si otterrebbero 5/6mila posti in più. Però prima ci vogliono i vari permessi di prefettura e commissione prefettizia. Dovrà essere la società a completare pratiche e lavori a suo carico.

Come e quando è nata l’idea di fare il restyling?

Si è trattato di una necessità. Io lavoro al fianco della società da quando è nata. Prima con interventi marginali. Poi con un programma pluriennale. Vogliamo dar lustro allo stadio, e quindi anche alla società e alla città. E questo si è concretizzato con la promozione in B. Eravamo tutti d’accordo nell’affrontare quest’avventura con la veste che ci compete. Il restyling è stato l’epilogo di tre anni di lavoro.

Quante possibilità ci sono di portare la nazionale ad Avellino?

Per svolgere gare ufficiali ci vuole l’omologazione della categoria d’appartenenza. Il Partenio è omologato per la cadetteria a 10mila posti. Per poter giocare gare di qualificazioni europee c’è bisogno dell’omologazione UEFA. Sarebbe un po’ difficile organizzare tali eventi. Diverso il discorso per le amichevoli e per l’under21. Parlando di nazionali, non ci sarebbe il problema del settore ospiti. Per questo sono ottimista, perché potremmo aumentare la capienza fino a 20mila posti. La società si sta muovendo bene, e la FIGC tiene Avellino in grande considerazione.

Cosa pensa dell’avvio di stagione dei lupi?

L’Avellino è una squadra giovane. Inizialmente con l’entusiasmo si è riusciti a ottenere grandi risultati. A mio parere però, non si avranno questi ritmi ancora per molto. Aspettiamoci un calo, per poi rinascere poco prima delle vacanze natalizie. Il tutto grazie alla preparazione atletica ben mirata, che ha permesso all’Avellino di fare più punti del previsto ad inizio campionato. Ricordiamoci sempre che l’obiettivo è la salvezza. Anche se ottenuta all’ultimo minuto dell’ultima giornata.

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