SERIE B

Arriva il Varese: i dubbi di Rastelli

Titolino
Sotto con il Varese. Una gara difficile ma per nulla insrmontabile. L’Avellino deve giocare, ancora una volta con il cuore. Per sopperire al gap tecnico. Quella lombarda è squadra più assortita, con una panchina lunghissima e con calciatori dello stesso livello. Sottili, nonostante le assenze che si annunciano, ha comunque ampie scelte.
Rastelli no. Deve fare di necessità virtù. I nodi da sciogliere per la sfida di domani sono diversi. Chi sarà il vice Togni? Chi giocherà a sinistra? In attacco saranno confermati Soncin e Castaldo?
Rastelli è abituato a smentire tutto e tutti. A preparare le gare sempre in maniera diversa. A decidere, magari in largo anticipo e non far trapelare nulla. Nemmeno ai suoi calciatori. Di certo c’è che, contro il Varese, l’Avellino giocherà per portare a casa l’intera posta in palio per portarsi il lavoro avanti e mettere un altro piccolo, iniziale, mattone sulla corsa alla salvezza.
In porta – Terracciano per ora non si tocca. La superlativa prestazione contro la Ternana in casa, bissata dall’altrettanto superlativa prestazione a Lanciano (nonostante il ko è stato tra i migliori in campo) lo confermano titolare tra i pali. Seculin, che era partito primo nelle gerarchie di Dei e Rastelli, per ora si accomoderà in panchina. A fargli da secondo, in attesa che recuperi la migliore condizione fisica.
Terracciano ha dimostrato, con i fatti, di non essere al momento secondo a nessuno. L’ultima decisione spetterà all’allenatore avellinese, ma alla vigilia di un match così importante appare sinceramente difficile pensare che si possano alterare adesso gli equilibri dettati dal campo da gioco.
La difesa – Le condizioni fisiche di Fabio Pisacane non sono al top. L’ex ternano risente, e non poco, di un affaticamento muscolare che non vuole andare via. Nel test contro la Primavera si è allenato a parte con Schiavon e Arini (pure loro affaticati ma non destano preoccupazioni le loro condizioni).
Pisacane, quasi sicuramente, sarà del match. Farà qualche infiltrazione pur di esserci in attesa che la situazione migliori nelle prossime ore. Certo il calendario non aiuta e non concede pause. Martedì si torna in casa nel match infrasettimanale in notturna.
E poi ancora sabato arriva l’Empoli. Si potrebbe cominciare a pensare al turn-over. Rastelli ha diverse alternative: la più logica sarebbe l’impiego di Peccarisi centrale con Fabbro spostato nel centrodestra e Izzo sul centrosinistra (ha già giocato qui nel test amichevole contro la Primavera dell’altro ieri). D’altronde i centrali di ruolo sono 4 compreso Peccarisi. Poi c’è Bittante che è un pò il jolly biancoverde: sta giocando da esterno alto di sinistra ma l’anno scorso ha giocato sia a destra che come centrale (ottima prestazione, ad esempio, nel finale di gara della passata stagione a Gubbio). Per Pisacane si deciderà fino all’ultimo. Tutto può succedere, ma proprio tutto.
Il centrocampo – Chi sarà il vice Togni? La logica imporrebbe Massimo, per gioco e capacità tecniche. Il cuore direbbe Angelo D’Angelo. Meno tecnico ma con più quantità. Dipenderà molto dalla partita che Rastelli ha voluto preparare.
Altro dubbio: a sinistra si insisterà per Bittante o per Andrea De Vito, aspettando il miglior Abero che a piccoli passi sta recuperando la migliore condizione fisica dopo la botta alla caviglia sinistra e la piccola distorsione rimediata nel match contro la Ternana.
Al centro, gli unici sicuri del posto sono Arini e Schiavon. A destra Davide Zappacosta, il migliore in campo dell’Avellino fino ad ora nonostante l’opaca prestazione contro il Lanciano.
L’attacco – In tre per due maglie. Il titolare inamovibile è Gigi Castaldo, per ora capocannoniere dei lupi con due reti all’attivo. Poi è super ballottaggio tra Galabinov e Andrea Soncin. Rastelli potrebbe decidere di rimandare in campo la coppia iniziale vista a Lanciano e cioè con Castaldo affiancato dall’ex Ascoli Soncin.
Da che se ne dica, Soncin resta una punta di movimento in grado, in qualsiasi momento, di creare scompiglio nelle difese avversarie. Gli manca il gol al biancoverde. Gli serve il gol per sbloccarsi. Perchè, come ogni attaccante, soffre e non poco il digiuno dal gol.
Poi c’è Andrej Galabinov. Il bulgaro, a differenza di Soncin, garantisce più peso in attacco. Crea spazi per gli inserimenti dei centrali di centrocampo, riesce a dare anche maggiore profondità alle incursioni sulla destra di Zappacosta visto che quasi sempre sono in due a rappoddiare su di loro. Il Varese giocherà con un 4-4-2 classico. Il che, per certi versi potrebbe anche essere un vantaggio per l’Avellino nel ritrovare la superiorità numerica a centrocampo in fase di propensione offensiva.
I dubbi, comunque, ci sono.
In mediana e in avanti Rastelli potrebbe cambiare qualcosa. Perchè dovrà tenere pure conto del tour de force di questa settimana che si aprirà domani. Non solo tre partite in tre gare ma anche tre avversari di indubbio spessore partiti con obiettivi diversi.
Quindi, ultime ventiquattro ore per decidere chi mandare in campo per una gara da vincere. Per riprendere la corsa ed approfittare del rendimento esterno del Varese che, anche lo scorso anno, non è stato proprio esaltante.

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