SERIE B

D’Angelo e Galabinov riportano i lupi alla vittoria. Modena steso 2-1

L’Avellino torna a vincere. Finalmente. La vittoria mancava da più d’un mese. L’ultima contro la Juve Stabia al Partenio. Lupi che battono il Modena e volano al terzo posto solitario, a soli tre punti dall’Empoli capolista. Partita godibile con i biancoverdi venuti fuori alla distanza, dopo aver sofferto la prima mezz’ora dei canarini. A decidere la gara i goal di D’Angelo e Galabinov a cavallo tra i due tempi di gioco.

Rastelli sceglie di affidarsi ad un centrocampo meno tecnico e più dinamico. Bocciato Togni, torna D’Angelo in mezzo al campo. Bittante viene preferito a Millesi sulla fascia sinistra, mentre davanti rinnovata la fiducia a Galabinov. Ecco l’11 iniziale: Seculin, Izzo, Peccarisi, Pisacane, Bittante, Arini, Schiavon, D’Angelo, Zappacosta, Castaldo, Galabinov.

Novellino è alla disperata ricerca di punti per uscire da una crisi senza fine, e schiera la sua miglior formazione riponendo tutte le speranze nella sua punta di diamante Babacar. Modulo 3-5-2. Pinsoglio, Cionek, Zoboli, Potenza, Molina, Bianchi, Rizzo, Salifu, Garofalo, Mazzarani, Babacar.

Splende un tiepido Sole sul Partenio-Lombardi, il tutto in un contesto fresco. Terreno non in perfette condizioni. A dirigere l’incontro il signor Riccardo Pinzani di Empoli, coadiuvato da Gava di Conegliano Veneto e Liberti di Pisa. Ottima risposta della tifoseria, accorsa con 6mila unità sugli spalti.

Si parte puntuali. Prima occasione di marca irpina. Zappacosta scende sulla fascia e vede il taglio di Castaldo, che è abile a tagliare nello spazio e a concludere a rete. Palla però d’un niente a lato. E’ solo un episodio isolato. Il Modena prende in mano il pallino del gioco e non concede più nulla all’Avellino. Al 7° emiliani vicinissimi al vantaggio. Babacar vede Bianchi libero e lo serve. Quest’ultimo prende la mira, ma la sfera si stampa sul palo e torna in campo. Mazzarani si avventa sul pallone e colpisce a botta sicura, con Seculin che salva di piede. I canarini giocano molto su Babacar nel tentativo di attaccare la profondità. Lupi in difficoltà, e l’emblema di tale crisi è la palla persa di Arini che consente il break di Babacar, che però non sfrutta l’occasione. Verso la mezz’ora gli emiliani si spengono. Al contrario, si accende l’Avellino con una fiammata delle sue. Al 38° grande sponda di Galabinov per Arini, che tira in porta trovando la risposta in due tempi di Pinsoglio. Un minuto dopo è Rizzo a provarci dalla distanza, ma Seculin è attento. La reazione degli irpini è premiata al 41° con il goal del vantaggio. Zappacosta, all’altezza del vertice destro dell’area, prova il tiro ma colpisce male. La conclusione diventa un assist per D’Angelo. Il capitano dei lupi, sul filo del fuorigioco, è abile a stoppare la palla e a freddare l’estremo difensore gialloblu. Boato del Partenio. 1-0. Il primo tempo si conclude poco dopo, con questo punteggio.

Nella ripresa Novellino effettua subito un cambio. Fuori Bianchi, dentro Dalla Bona. La formazione di Rastelli parte meglio. Con tutt’altro atteggiamento e approccio rispetto alla prima frazione. Al secondo minuto Zappacosta tenta la botta da fuori, che termina a lato non di molto. Un minuto dopo Peccarisi si fa bruciare da Mazzarani, e solo un’uscita provvidenziale Seculin evita guai maggiori. All’8° prova Rizzo, con palla che si spegne alta. Al 12° sale in cattedra il bulgaro. Galabinov controlla un gran pallone di petto e di prima intenzione colpisce  a rete, ma Pinsoglio si esalta ed evita il raddoppio biancoverde con un prodigioso intervento. L’occasione più clamorosa dei biancoverdi capita sul destro di Castaldo, al 17°. Il bomber irpino si ritrova tutto solo davanti al portiere ed opta per la soluzione pallonetto. Pinsoglio resta in piedi fino alla fine e ci mette il guantone. I lupi spingono alla ricerca del goal che chiuderebbe la partita. E al 21° il raddoppio arriva per davvero. Galabinov conquista una punizione dai 20 metri che lui stesse si incarica di battere. Il destro del bulgaro è vellutato. La traiettoria è perfetta. Il pallone scavalca dolcemente la barriera e va a  togliere le ragnatele dal sette. Pinsoglio è immobile e osserva la palla gonfiare la rete. Un unico grido di gioia avvolge il Partenio.  2-0. Galabinov adesso è una furia. Al 25° nuovo tentativo del panzer di Sofia. Colpo di testa potente, ma troppo centrale. Reagisce d’orgoglio la squadra emiliana. Al 26° Dalla Bona effettua un gran tiro. Seculin ci mette le dita e la palla finisce sul palo. Secondo legno del match per i gialloblu, anche piuttosto sfortunati. Intorno alla mezz’ora ci provano Babacar e Cionek, ma senza fortuna. Inizia la consueta girandola di cambi. Rastelli getta nella mischia Millesi al posto di uno sfinito D’Angelo. Novellino inserisce Belloni e Stanco al posto di Potenza e Mazzarani. Il Modena riesce ad accorciare le distanze al 38°. Peccarisi interviene a vuoto in un disimpegno e Babacar è lesto a rubargli palla e a battere Seculin con un  preciso diagonale. 2-1. Tensione al Partenio. Finale thrilling. I canarini hanno l’occasione di pareggiarla al 40°. Stanco raccoglie un cross di Rizzo, ma il colpo di testa è di poco alto. Biancoverdi che riacquistano coraggio dopo la paura successiva al 2-1. Il direttore di gara concede tre minuti di recupero. I lupi riescono a congelare il possesso della palla e a far scorrere il tempo. Il triplice fischio sa di liberazione. Avellino batte Modena 2-1.

Grande prestazione dei biancoverdi. La squadra irpina ritrova la vittoria dopo tre pareggi consecutivi, e lo fa con la solita prestazione gagliarda. Un capolavoro la punizione di Galabinov, che oltre al goal è tornato molto efficace anche nelle sue solite giocate. La difesa non è stata impeccabile, soprattutto nella figura di Peccarisi, che pur non concedendo nulla nel gioco aereo, ha regalato al Modena due grandi occasioni, di cui una trasformata in rete. Non c’è tempo di cullarsi sugli allori. La serie B prosegue imperterrita. Si gioca anche durante le festività. Il 26 Dicembre lupi di scena a Reggio Calabria. Granata in crisi, penultimi in classifica, e sull’orlo del baratro. Dopo quest’insidiosa trasferta, il 29 arriva il Padova al Partenio. Chiudere il girone d’andata con 39 punti non è utopia. Farlo significherebbe candidarsi definitivamente alla lotta per la promozione diretta. L’ambiente ci crede. I cori “torneremo in Serie A” lo dimostrano. La società, nella figura del presidente, ha chiaramente affermato che a questo punto bisogna tentare il colpo grosso. L’Avellino ha tutte le carte in regola per continuare questo meraviglioso cammino. Ragazzi, dovete crederci. Siamo tutti con voi.


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