SERIE B

Il tesoretto di Trotta resta in cassa: Avellino, resti un’incompiuta

Domani chiude il mercato. E a meno di clamorosi quanto improbabili colpi di scena, il tesoretto incassato dopo la cessione di Marcello Trotta resterà in cassa. Non arriveranno calciatori in grado di aumentare il livello qualitativo della rosa. Non si faranno follie. Anche perchè il mercato non offre più grossi nomi. E si sa, gli affari last-minute chiusi in fretta, spesso, nascondono più fregature che investimenti positivi. L’Avellino resterà così come è. Si sfoltirà nelle prossime ore la rosa degli elementi che fino ad ora non hanno mai trovato spazio. Napol tornerà all’Atalanta, D’Attilio resterà in rosa. Over “sprecati”, in questo ultimo caso, vista la scarsa considerazione che prima Rastelli e poi Tesser hanno riposto nel calciatore ex Agropoli. L’Avellino resterà una incompiuta. Con qualche vuoto macroscopico in difesa (Pucino non basta a coprire le voragini sugli esterni) e in attacco dove dopo la partenza di Trotta è stata solo in parte rimpiazzata dall’arrivo a gettone del portoghese Joao Silva che negli ultimi due anni ha giocato più o meno qualcosa come 12-13 partite. Tesser sarà costretto a fare di necessità virtù e raschiare dal barile il meglio. L’Avellino punta al bilancio, in attivo, e guarda al futuro con ottimismo. Biraschi e Mokulu sono già appetiti da mezza serie A e da squadre estere. In due porteranno nelle casse della società almeno altri 2,5milioni di euro. Gli stessi incassati dalla cessione di Marcello Trotta. Il bilancio prima di tutto. Ma rinunciare a non completare la rosa con elementi in grado di fare la differenza potrebbe essere sintomo di rinunciare al terzo posto ed accontentarsi a denti stretti ad una posizione di play-off. Ma occhio al regolamento: se le prime tre scappano e dietro non si regge il passo c’è il rischio di chiudere il torneo con tre promozioni dirette senza la coda spareggi. L’Avellino è virtualmente già salvo. Accade da tre stagioni di B a questa parte. Salvi già nelle prime gare del girone di ritorno. Un grosso risultato. Inutile aggiungere il merito della scelta oculata di una società che ha deciso di scegliere la strada della programmazione invece di fare follie dell’ultima ora. Ma d’altronde l’Avellino coi top player è sfortunata. Da Togni a Soncin, passando per Tavano. Quest’ultimo, che poco si adatta al gioco di Tesser, sta deludendo le attese. Un peccato. Ma si spera nel colpo di coda. Dall’esperienza di Tavano ci si attende di più. Molto di più. E qualche gol. Pesante. Alla Tavano. Se arriveranno già nelle prossime partite l’Avellino avrà la spinta in più per colmare il gap in rosa. Sognare non costa nulla.

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