SERIE B

Rastelli, Castaldo e Toscano: le dichiarazioni in sala stampa

Massimo Rastelli.
“Ci siamo arroccati nella nostra area, però cosa chiedere di più a questi ragazzi. Hanno interpretato alla perfezione questa partita cercando di giocare a calcio su questo terreno di gioco incredibile. L’abbiamo giocata bene, abbiamo avuto buone occasioni. E i tifosi sono stati decisivi. Nei primi 25 minuti li abbiamo sentiti, cercando di giocare e limitandoli nelle ripartenze. Abbiamo rischiato in qualche punizione di palle inattive e poi dopo il gol del vantaggio ci siamo difesi con ordine rischiando in un paio di occasioni portando in porto una vittoria che io reputo meritata”. Rastelli è sorridente. Finalmente, dopo la tensione del Pre-gara. “Alla base c’è un progetto serio, qui. Cerchiamo di fare le cose in modo corretto vincendo 4 partite consecutive in casa e non succedeva da anni. Soprattutto in serie b consapevoli che la strada è ancora lunga e la salita molto ripida. Non ci esaltiamo, non vogliamo né possiamo farlo. Sul mercato io non voglio tornarci più. Ho detto che adesso dobbiamo pensare di fare quanti più punti possibili. E con il cuore e la grinta ci riusciremo”. Rastelli chiede adesso molta calma e spiega le sue scelte tecniche.
“Ho deciso di mandare in campo Togni perché da lui mi attendo molto. Per me Togni deve giocare anche se è al 30%. Perché dà sicurezza, è una guida. Dà geometrie al gioco anche quando non è in possesso di palla. Per Abero ho deciso di mandarlo in campo perché l’ho visto bene in settimana. E’ giovane e ha pagato lo scotto dell’esordio sbagliando passaggi anche elementari. Io cercavo la fase offensiva da quel lato e senza Zappacosta a destra dovevamo pur spingere da qualche parte. Nella ripresa l’ho tolto perché l’ho visto abbastanza provato. Inutile negarlo. Con De Vito siamo stati più equilibrati. Ma alla fine abbiamo dimostrato di saper soffrire. E questo mi rende orgoglioso di questa squadra e del mio staff che a parte me, è uno staff di serie A”.
“Abbiamo avuto un inizio di slancio, è vero. Già dalla Coppa Italia. Non è facile avere questi risultati per una squadra neopromossa. Ma ci abbiamo messo il cuore limitando i danni in queste partite. Adesso siamo già concentrati per la sfida di Lanciano. Li abbiamo già affrontati in amichevole in estate. Da allora si sono già rinforzati. Quindi sappiamo che ci troveremo di fronte una squadra forte, quadrata, esperta. E abbiamo una settimana per preparare questa partita”.
Parla anche Gigi Castaldo. L’autore del gol vittoria. Come Novara, Ternana. Due gol, sei punti. “Non sono un ammazzagrandi. Anzi, sono uno che lavora a cui piace divertirsi. Abbiamo fatto la partita perfetta. E peccato per le due occasioni fallite nel  primo tempo. Poi nella ripresa mi sono rifatto”. Dalle sue parole il ricordo del gol. Qualcosa che ha entusiasmato tutti per rapidità e forza tecnica. “Lo abbiamo provato in settimana – dice – Sapevamo che loro soffrivano queste palle corte su palle inattive sul primo palo. E’ stato bravo Togni a mettermela in testa. E’ stato un impatto netto, il portiere non l’avrebbe mai potuto prenderla”. Se la ride Castaldo. Ma rimane coi piedi ben saldi a terra. “Noi se non lottiamo è difficile che portiamo a termine questi risultati. Abbiamo e dobbiamo avere la mentalità di una squadra operaia. Insieme, uniti, possiamo andare lontano con sacrificio e forza”.
Inizio spettacolo, l’Avellino rischia di diventare Castaldo-dipendente. “Voglio divertirmi in serie B. e come sempre voglio dedicare questo gol a mia figlia”. Chiarisce anche il giallo dell’ammonizione. “Effettivamente non ho tolto la maglia ma l’ho solo alzata. Il regolamento dice che non si può ma sono contento. Avevo una gioia incontenibile e son voluto andare di fronte alle telecamere di Sky per far sapere che il mio gol era tutto per mia figlia”.
Avellino primo in classifica. Fa specie vedere i lupi dopo tanta sofferenza e dopo la bella promozione dell’anno scorso. “Non parliamo di primo posto, per carità. Abbiamo giocato solo tre partite. ne mancano 39 e sappiamo che per salvarci di punti ne mancano ancora 47. Sono tanti. Siamo partiti bene. Diciamo che ci siamo portati il lavoro avanti. Ma adesso dobbiamo tornare a lavorare come matti perché ci attende un’altra battaglia contro una squadra, il Lanciano, che ha vinto a Cesena e vorrà continuare la sua serie positiva davanti al proprio pubblico”.
Parla anche il tecnico degli umbri Domenico Toscano che rende l’onore delle armi agli irpini. “Sapevamo che era difficile. Sapevamo che ci attendeva un ambiente infuocato. La partita è stata decisa da un episodio. Bravi loro a sfruttare quella palla inattiva. Nella ripresa abbiamo avuto anche diverse occasioni per pareggiare ma non ci siamo riusciti vuoi per meriti dell’Avellino vuoi per sfortuna come il palo sul colpo di testa di Avenatti. Pazienza – conclude – ci abbiamo provato contro una squadra coriacea che sta costruendo un ottimo gruppo. Dispiace per noi ma la B è questa. Se sbagli ti puniscono e ripeto. L’Avellino, per me, di neopromossa, non ha proprio nulla. E’ una grande squadra”.

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