Rastelli: “Equilibrio, umiltà e la spinta dei 10mila per Partenio. Così si batte il Palermo”
Con il Palermo servirà una grande partita. Ne è convinto Rastelli che ipotizza le chiavi per il successo. Grinta, umiltà, equilibrio. E soprattutto il pubblico. Rastelli chiede ai 10mila del Partenio di incitarli. Da subito. Per tutta la gara. Perchè i ragazzi ne avranno bisogno.
L’Avellino è carico. Alla luce dei risultati di venerdì, bisognerà vincere per muovere la classifica.
“La cosa che ho più a cuore è vedere la mia squadra fare una buona prestazione. Sappiamo di affrontare una corazzata. Una corazzata dai risultati un po’ altalenanti, ma per noi sarà comunque una partita difficilissima. Abbiamo avuto due giorni in meno per recuperare e siamo svantaggiati. Però giochiamo in casa e vogliamo continuare a toglierci delle soddisfazioni”.
Se l’Avellino continuasse così, per quanto tempo riuscirà a nascondere le sue ambizioni?
“Fino a quando non raggiungeremo i 50 punti. Perché non abbiamo ancora raggiunto il nostro obiettivo iniziale. Ogni gara va affrontata nel modo giusto. Questo è un campionato equilibrato in cui tutto può succedere. Non bisogna mai abbassare la guardia. Restiamo con i piedi per terra. La salvezza è ancora lontana”.
Con il Palermo sarà una partita difficile anche tatticamente. I rosanero giocano all’italiana. L’Avellino dovrà fare la partita.
“Iachini è un allenatore di grande esperienza. Conosce bene questa categoria. Il Palermo ora è una squadra molto più attenta ed equilibrata. Per di più ha calciatori di grande qualità che possono fare la differenza in qualsiasi momento. Anche non giocando bene, i rosanero sanno come portare a casa i 3 punti con il minimo sforzo”.
Quant’è difficile preparare una partita in un orario così inusuale?
“Abbiamo cercato velocemente di preparare questa gara in soli tre giorni. Ci siamo allenati sempre intorno alle 12.30 per essere pronti. L’approccio sarà ancora una volta quello di andare oltre i nostri limiti, e l’orario non influirà su di esso”.
Com’è la situazione in infermeria?
“Non è cambiato nulla. Però preferisco parlare di coloro che ci saranno. Perché sono pronti. Sono carichi. Si stanno allenando bene. Domani voglio una bolgia al Partenio. Il pubblico deve darci un’ulteriore spinta. Ancor di più delle passate partite. Spero che i tifosi si facciano sentire, già dal riscaldamento. Perché i miei ragazzi ne hanno bisogno”.
Se l’Avellino batterà il Palermo, acquisirà definitivamente un’immagine da grande squadra per i media.
“Questa squadra ha già creato un grande interesse intorno a se. I ragazzi riscuotono apprezzamenti gara dopo gara. Noi però cerchiamo conferme. Fare risultato con il Palermo, significherebbe accumulare un maggior vantaggio dalla zona retrocessione”.
Potrebbe cambiare qualcosa nella mente dei calciatori e nella gestione della squadra da parte tua?
“No. Perché prepariamo le gare sempre allo stesso modo da un anno e mezzo. Sempre con grande umiltà ed equilibro, rispettando tutti. Viviamo alla giornata. Con questo modo di fare abbiamo creato qualcosa d’importante”.
Ti aspettavi di arrivare allo scontro con il Palermo in questa posizione, davanti ai rosanero?
“Nessuno avrebbe mai ipotizzato questa situazione. Questo però è il bello del calcio. Perché il campo è il giudice supremo. Finora abbiamo meritato i punti ottenuti. Il Palermo alla lunga scalerà ancor di più la classifica”.
La squadra inizia ad avere la consapevolezza di poter restare stabilmente nelle zone alte della classifica dal punto soprattutto dal punto di vista mentale?
“Noi sappiamo che in ogni gara dobbiamo dare più del 100%. Non siamo in grado di gestire una partita o di vincerla con il minimo sforzo. Noi otteniamo qualcosa solo con il massimo dello sforzo. La posizione in classifica fa piacere. Negli spogliatoi c’è equilibrio. Ci stiamo godendo il momento, ma allo stesso tempo sappiamo che il cammino è ancora lungo”.