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L’analisi – Brividi ed emozioni. Un pareggio che vale come una vittoria

Il punto dopo la gara di ieri

Ci sono pareggi che valgono come una vittoria. Quello ottenuto ieri in rimonta dall’Avellino contro il Catanzaro è uno di questi. Brividi ed emozioni di nuovo in primo piano in un Partenio-Lombardi pieno di passione come ai bei tempi. Emozioni che sembravano essersi smarrite e che invece si sono ripresentate tutte d’un colpo in un tardo pomeriggio di fine ottobre.

Due gare in una. Nel primo tempo tutti i limiti dei lupi sono stati pagati a caro prezzo al cospetto dell’implacabile capolista, che però ha commesso il grave errore di non chiudere definitivamente la contesa. Nella ripresa, grazie ai cambi di Rastelli e all’incessante spinta del pubblico, si è visto un altro film. Qualcuno obietterà che i giallorossi hanno messo il pilota automatico convinti ormai di aver portato a casa la pagnotta, ma l’Avellino è stato bravissimo a sfruttare l’occasione costruendo con cuore ed orgoglio la rimonta. Una rimonta che sarebbe potuta essere anche completa ma che stava invece sfumando in extremis per la clamorosa ingenuità di Illanes. In quel momento il cielo sulla testa dei biancoverdi si è oscurato ma il sereno è tornato subito grazie a Pane. Da novello Stallone (a chi non è venuto in mente il finale del famoso film “Fuga per la vittoria”?) l’estremo difensore dei lupi ha murato Iemmello e regalato un punto preziosissimo ai propri colori. Un altro mattoncino, pesante come i tre di Francavilla, utile per la ricostruzione del palazzo biancoverde.

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