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Bombe carta con lamette e chiodi: l’Arechi verso la squalifica

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Gli ispettori di campo presenti all’Arechi hanno annotato tutto. Il servizio del 118 presente allo stadio ha dovuto fare gli straordinari. Ad ogni esplosione di petardo c’era qualcosa che non andava. Diversi i tifosi irpini costretti a richiedere l’immediato intervento del personale sanitario presente nel settore ospite. Tagli alle braccia, al volto, al corpo. E solo la rete di protezione, la cosiddetta gabbia, ha scongiurato il peggio. L’accoglienza non è stata delle migliori. Il servizio d’ordine all’interno dello stadio non è stato all’altezza o meglio è stato consentito ai tifosi salernitani presenti in Tribuna di avvicinarsi al settore ospite con un lancio premeditato che rischia ora di trasformarsi in una squalifica per la premeditazione stessa e per la “gravità” della stessa. I petardi con chiodi e lamette erano scomparse dagli stadi d’Italia. Come siano entrati all’Arechi, questo lo dovranno spiegare le forze dell’ordine visto che il servizio d’ordine a disposizione degli ospiti è stato perfetto ed intransigente. Non per i tifosi di casa. In ogni caso, tutti hanno visto tutto. Persino un guardalinee, quello sotto il settore della Tribuna salernitana, è stato colpito da un oggetto nel corso della gara costringendo l’arbitro a sospendere anche il gioco. L’Arechi rischia la chiusura da scontare per la prossima stagione (visto che non ha altri impegni casalinghi). E se la chiusura non ci sarà, Lotito rischia di pagare caro il conto del derby. Almeno 40mila euro di ammenda per la gravità dei fatti e per la continua reiterazione. Arbitro ed assistenti hanno annotato tutto. Gli ispettori presenti a bordo campo anche.

 

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