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E’ con casi come Nusco che l’Irpinia muore…

Riprendendo l’articolo del collega Domenico Abbondandolo, riguardo la demolizione del campetto comunale da calcio a 5 situato nella Villa Nuova di Nusco sorge spontanea una riflessione. Il calcio è uno strumento di aggregazione sociale, insieme stiamo esplorando come lo sport in generale possa legarsi addirittura a vicende geopolitiche. Demolire un campetto in un paese dell’alta Irpinia o come in qualsiasi altro centro mal collegato evidenzia certamente il degrado sociale in cui versa il territorio.

Ma soffermiamoci un attimo su alcune statistiche uscite negli ultimi mesi: l’Obesità della Popolazione.

Confrontandoci anche altre Nazioni Europee possiamo renderci conto di come siamo indietro nella promozione di attività fisiche/sportive al fine di avvicinare i giovani ad uno stile di vita sano diminuendo l’inattività fisica e migliorando la propria condizione di salute. L’esempio è il Progetto JANPA (JOINT ACTION ON NUTRITION AND PHYSICAL ACTIVITY) promosso dall’ Istituto Europeo per la Salute, dove si sottolinea come lo sport sia l’arma per eccellenza per contrastare questo fenomeno, oltre che ad una corretta alimentazione. Insomma si costruisce e non si distrugge. Nusco docet.

13957464_1200731783323949_2119289523_nLa Penisola Meridionale ha quasi il 50% della popolazione in sovrappeso, in cui primeggiano Campania e Sicilia, il tasso di obesità infantile in Campania è circa del 49%. In Irpinia circa 20 bambini su 100 sono in sovrappeso di cui il 7% è obeso. Cifre considerevoli nella terra della cosiddetta e tanto millantata “Dieta Mediterranea”. Tutti questi dati sono stati raccolti dal programma OKkio alla SALUTE, è un sistema di sorveglianza sul sovrappeso e dell’obesità nei bambini delle scuole primarie (6-10 anni) e i fattori di rischio correlati. Obiettivo principale è descrivere la variabilità geografica e l’evoluzione nel tempo delle abitudini alimentari.

Leggendo Il Sistema di sorveglianza OKkio alla SALUTE: risultati 2014” a pagina 41 del rapporto troveremo la sezione “ Attività Fisica e comportamenti sedentari dei bambini”. Ovviamente noi Campani inclusa l’Irpinia primeggiamo nella disciplina di Inattività Fisica confermandoci come la i più Inattivi d’Italia.

Secondo quanto si legge, il 18% dei bambini pratica attività fisica per non più di un’ora a settimana (dato stabile rispetto al 2012 e sensibilmente diminuito rispetto al 2008-09) e solamente il 15% vi si dedica 5-7 giorni nel medesimo arco temporale. I maschi si muovono generalmente più delle femmine e con maggiore frequenza: il 17% dei maschi e il 12% delle femmine pratica attività fisica 5-7 giorni a settimana. Dato, anche questo, coerente con le precedenti rilevazioni.

Aggiungiamo ora un dato ancor più problematico de ilsole24ore riguardo uno studio dell’Agenzia Europea dell’Ambiente (AEA).

 INQUINAMENTO ATMOSFERICO.  Secondo l’ AEA circa 430 mila decessi in Europa sono dovuti a all’ inquinamento atmosferico. Gli inquinanti più problematici per la salute umana sono il particolato (Pm), l’ozono troposferico (O3) e il biossido di azoto (NO2) evidenziando come l’inquinamento contribuisce alla diffusione di gravi patologie quali malattie cardiache, problemi respiratori e cancro.

14012125_1200733949990399_1445210507_nAvellino compare col dato allarmante di 66,96% di PM10 dispersi nell’aria che respiriamo, meglio rispetto alle altre città campane basti pensare Benevento ha l’ 83.75%. Le principali fonti di PM10 sono legate all’attività dell’uomo come i processi di combustione (tra cui quelli che avvengono nei motori a scoppio, negli impianti di riscaldamento, in molte attività industriali, negli inceneritori e nelle centrali termoelettriche), usura di pneumatici, freni ed asfalto e sorgenti naturali come l’erosione del suolo, gli incendi boschivi, le eruzioni vulcaniche, la dispersione di pollini e soprattutto con la cementificazione continua degli spazi verdi. Tra il 2009 e il 2011, fino al 96 % degli abitanti delle città è stato esposto a concentrazioni di particolato fine superiori ai limiti delle linee guida dell’OMS e fino al 98 % è stato esposto a livelli di ozono superiori alle linee guida dell’OMS. Ma il problema non riguarda solo le città. Secondo il rapporto anche alcune aree rurali sono caratterizzate da livelli significativi di inquinamento atmosferico.

14012101_1200733356657125_536735926_nTutto questo per evidenziare che in Irpinia le amministrazioni, o meglio determinate amministrazioni più centrali e non, tendono a dimenticare i problemi collegati alla salute e delle possibili soluzioni, dimenticandosi che un campetto da calcio, per quanto possa sembra stupido aiuta a migliorare la salute dei nostri cari in un ambiente già di per sé inquinato e saturo. Le amministrazioni invece di incentivare il rispetto ambientale e della salute abbattono quel poco presente all’interno di piccole realtà dove difficilmente verrà posto rimedio. Intanto grazie a queste politiche i cittadini, giovani e meno giovani peggioreranno le proprie condizioni di salute, tutto questo per politiche inadatte a seguire questi dati allarmanti provenienti da strutture Statali ed Europee. Lo sport si pone come attività fondamentale per lo sviluppo fisico e della propria salute. Eliminare un campetto significa arrecare un danno alla salute, alla socialità dei giovani.

 

 

 

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