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Allenatore Avellino: prima del nome bisognerà decidere se puntare sulle certezze o sull’azzardo

Già esiste da molto tempo una lista di nomi tra le mani dei vertici societari biancoverdi su chi potrebbe rivestire il ruolo di allenatore dell’Avellino per la prossima stagione. Un lavoro di pure valutazione che probabilmente va avanti dal dopo Trapani del girone di andata quando qualche sentore di esonero per mister Tesser già si avvertì. Un lavoro che è stato fatto in modo attento sfogliando una margherita fondamentale per le sorti dell’Avellino per il prossimo anno. Mancano due giornate al termine della stagione regolare e poi si dovrà prendere finalmente la decisione definitiva. Su quella lista c’è un bivio: propendere per un allenatore con esperienza oppure cercare qualcuno che seppur tramite gavetta risulterebbe essere un “azzardo” per la categoria?

I nomi dunque probabilmente ci sono ma l’interrogativo da sciogliere porterà a scelte diverse. Al momento i vertici societari sembrano non voler percorrere la strada intrapresa lo scorso anno con Attilio Tesser ossia quella dell’esperienza. Per ottenere risultati sopra la media serve qualcosa di nuovo, qualcosa alla Juric per intenderci o anche perchè no alla Massimo Rastelli. Lo stesso Massimo Oddo a Pescara non sta deludendo. La piazza irpina cerca figure come queste con una gavetta certo ma con quel pizzico di entusiasmo ricco di voglia di emergere. Sembrano essere queste le caratteristiche di Roberto De Zerbi nome accostato anche da noi in passato ai colori biancoverdi. Profilo perfetto per quanto detto poc’anzi ma le concorrenti sembrano essere davvero agguerrite con il Verona appena retrocesso in prima fila e voci anche di serie A per il tecnico come il Crotone appena promosso. Altri due profili da valutare sono quelli di due tecnici che hanno grande voglia di rivalsa e che nelle ultime ore sembrano i nomi più vicini al sodalizio biancoverde: Domenico Toscano e Massimo Drago. Per il primo, in panchina dal  2007, un paio di delusioni in serie B in quel di Terni ma ottime prestazioni in Lega Pro. Per il secondo, in panchina dal 2012, il rimorso di aver lasciato la panchina del miracolo Crotone e ritrovarsi a lottare al di sotto delle aspettative con il Cesena. Due tecnici che hanno voglia di rivalsa e una discreta gavetta da mettere in campo. Di nomi probabilmente se ne faranno ancora ma il profilo sembra essere stato scelto.

Per quanto riguarda l’altra strada, quella dell’esperienza, l’Avellino ha già in casa il candidato ideale che sembra in queste settimane aver stretto un accordo tacito di fiducia con la piazza. L’altro nome è quello di Pasquale Marino ma è presto per decidere e soprattutto accelerare adesso e rischiare di sbagliare.


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