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Arriva la Vanoli Cremona. Per la Sidigas Avellino è vietato sbagliare

Sidigas Avellino - Vanoli Cremona dello scorso anno
Sidigas Avellino – Vanoli Cremona dello scorso anno

Giocare bene si ma adesso occorre soprattutto vincere. Ad otto giornate dal termine del girone d’andata e con una qualificazione alle Final Eight di Coppa Italia ancora in palio, la Sidigas Avellino è chiamata a smuovere una classifica che la vede finora ferma all’undicesimo posto. La gara in programma domani sera contro la Vanoli Cremona (palla a due fissata alle ore 18:15, arbitri Mazzoni, Biggi, Morelli) rappresenta il primo di due importanti appuntamenti casalinghi (domenica prossima in Irpinia arriva la Montepaschi Siena Campione d’Italia), un’occasione da non sprecare per il roster allenato da Frank Vitucci. I progressi visti contro il Banco di Sardegna Sassari fanno ben sperare a tutto l’ambiente cestistico avellinese ma, in questo momento, più che pensare ai rimpianti e ai “se” del passato, la Sidigas dovrà metter in campo tutta quella brama e fame di risultati parzialmente disattesi nelle prime sette giornate. L’avversario dell’ ottavo turno, la Vanoli Cremona, guidata in panchina dall’indimenticato ex Luigi “Gigio” Gresta, è il trampolino da cui potrebbe aver inizio la risalita di Avellino che avrà al suo cospetto una formazione costruita per ottenere una salvezza tranquilla, come già avvenuta nella passata stagione, nonostante la penultima posizione occupata ora in classifica. In tal senso la sfida del PaladelMauro è una tappa da non fallire nella rincorsa al traguardo finale della permanenza in massima serie. Il cammino dei cremonesi parla di cinque sconfitte e due successi, arrivati tra le mura amiche contro il Banco di Sardegna Sassari alla 4° giornata e l’Acqua Vitasnella Cantù due giornate fa. Domenica scorsa, invece, la truppa di Gresta ha dovuto alzare bandiera bianca contro l’Acea Roma del suo vecchio capoallenatore (ai tempi della promozione in serie A della Scandone) Luca Dalmonte. In casa Sidigas sono da valutare le condizioni della mano di Taquan Dean, vittima di una botta nel match di Sassari che non lo fatto allenare questa settimana. L’ex Biella dovrebbe scendere regolarmente sul parquet.

L’avversaria – Tre gli americani effettivi presenti nella rosa costruita dalla dirigenza lombarda: sono l’ala titolare Jason Rich, miglior marcatore del torneo con 20,6 punti ad allacciata di scarpe. Prodotto dell’Università di Florida State, vive la sua prima esperienza da professionista in Italia venendo scelto dall’allora Ds di Cantù Bruno Arrigoni per le sue doti di atletismo fuori dal comune. Quella a Cremona è la sua seconda esperienza con la canotta della Vanoli dopo le quattordici gare disputate nel campionato 2011-2012. L’altro americano è il centro Curtis Kelly, 115 kg spalmati su 205 centimetri d’altezza, buon rimbalzista, ottimo difensore. È reduce da due anni di militanza nel torneo israeliano in forza alla Hapoel Tel Aviv. Terzo “yankee” firmato, o meglio riconfermato in questo caso, è il playmaker di riserva Brian Chase. Arrivato lo scorso gennaio (si è parlato anche di un suo approdo all’ombra del Partenio prima che la scelta ricadesse su Lakovic)  per dare il suo contributo in termini di esperienza e punti in attacco, si è fatto conoscere al pubblico italiano col canestro vincente che ha permesso a Cremona di sbancare la Unipol Arena alla sua prima apparizione. Chase non sarà tra i convocati a causa di un problema al ginocchio che lo ha costretto a saltare le ultime tre partite. Due gli americani “passaportati”. Primo dell’elenco è il playmaker titolare con passaporto georgiano Ben Woodside. È il giocatore più impiegato da Gresta in termini di minutaggio (36’) con numeri interessanti: il 43,8 % da due punti, il 40,9 % da tre punti.  Il secondo è la guardia Jarrius Jackson, nativo della Louisiana, alla sua seconda stagione nel Belpaese ed in possesso di un visto italiano grazie alle origini casertane degli avi di sua moglie Adriana. Pericoloso nel tagliare in due le difese avversarie in penetrazione, potrebbe andare incontro a qualche difficoltà se sfidato al tiro dai 6,75 metri dove viaggia col 22%. A completare il quintetto Erneste Kalve, compagno di reparto sottocanestro di Andrea Bargnani alla Benetton Treviso (stagione 2005-2006). Ritorna in Italia dopo aver girovagato tra campionato lettone, lituano ed ungherese. Intensità e gioventù sono gli ingredienti della panchina della Vanoli. A cominciare dall’ultimo arrivato, la guardia Uros Tripokvic, un passato diviso tra Partizan Belgrado, Joventut Badalona e Unicaja Malaga seguito dalle parentesi con Valladolid e Fenerbache. Cambi dei lunghi titolari il croato Sime Spralja, l’italo-albanese Klaudio Ndoja, duttile sia nel ruolo di ala piccola che di ala forte.

Numeri –  Bilancio di 4-4 negli scontri diretti tra Sidigas Avellino e Vanoli Cremona con gli ospiti che non hanno mai violato il palazzetto avellinese nei quattro precedenti sin qui disputati. Nel confronto tra i due allenatori Vitucci è avanti 2-0 negli scontri contro Luigi Gresta mentre il coach veneziano guida 4-3 nelle gare affrontate contro Cremona. Daniele Cavaliero è a – 1 dalle 100 partite in doppia cifra mentre Avellino l’unica avversaria contro cui Rich non è andato in doppia cifra (bilancio 2-1). Ndoja non ha mai battuto Avellino (bilancio 0-5). Lo scorso 17 febbraio contro la Vanoli Cremona è arrivata la prima vittoria dell’era Pancotto a cui hanno fatto seguito altre quattro affermazioni (Cantù, Sassari, Biella e Brindisi), prima dello stop nel recupero della gara contro Bologna.

 

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