BASKETSCANDONE

Ciro Melillo sulla scomparsa di Cesarino Maffei: “Ha portato in avanti la Scandone, è stato un maestro”

Le parole piene di dolore dello storico presidente della Scandone Avellino

È di oggi la notizia della scomparsa all’età di 97 anni di Cesarino Maffei, uno dei padri fondatori della Scandone Avellino, componente del primo roster del 1948 e in seguito allenatore e dirigente.

Questo il ricordo, in esclusiva per SportAvellino, dello storico presidente Ciro Melillo :”Sono dispiaciuto moltissimo, è stato uno dei primi allenatori-giocatori che ha portato in avanti la Scandone. Cesarino faceva parte di quel gruppo di 9/10 persone che costituirono la Scandone a via de Conciliis e giocavano nella palestra della ragioneria. Hanno proseguito così fino a quando non si palesò la società del professore Grimaldi, ma c’era sempre bisogno di un allenatore. Lui era uno dei maestri più bravi di quel tempo, poi man mano sono venuti gli altri: il professore Giannattasio, che pure lui ha tanti meriti.”

Cesarino Maffei si è distinto per la sua abilità nell’insegnare la pallacanestro, dai più grandi ai più piccoli :”È stato un maestro di basket e la sua storia è durata veramente una vita, abbastanza lunga se si immagini che fino a poco fa continuava ad allenare i giovani attraverso il minibasket. Si occupava di quei fondamentali che oggigiorno mancano a tantissimi ragazzi. La pallacanestro si gioca con un automatismo che si può costruire solo attraverso la pratica. Oggi è una mortificazione vedere come è ridotta quella che ci si ostina ancora a chiamare Scandone. Il mio rammarico è ancora più grande avendo appreso questa notizia. Ricordo che non c’era giorno che scendevo e non trovavo lui in piazza che mi chiamava per parlare della partita vista in televisione.”

C’è anche lo spazio per ricordare una particolarità che lo contraddistingueva :” Quando c’era qualche problema, non faceva storie ed allenava, anche quando la squadra non era al completo. Anzi per lui in 7 era già un lusso. Non gli piaceva avere molti giocatori in panchina, diceva sempre che 6 glie ne bastavano.” 

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