
Sabato pomeriggio ripartirà il campionato della Sidigas Avellino e a presentare l’evento ci ha pensato coach Vucinic, intervenuto nella sua prima conferenza prepartita dell’anno. L’allenatore serbo si è detto contento di quanto fatto nelle partite disputate finora ed è sembrato convinto di se stesso e della propria squadra: “Siamo molto soddisfatti di quanto fatto in questa preseason. Siamo riusciti a inserire i nuovi e a seguire il nostro programma, che era molto duro. Logicamente ci sono stati momenti di pressione, ma abbiamo fatto in modo di riuscire a rendere il team pronto per ogni evenienza. La prima partita sarà contro Cantù e siamo concentrati su quella. Loro sono una squadra con molto talento ma hanno una panchina corta, per cui non credo useranno tutti gli uomini a disposizione. Certamente le quattro partite che hanno giocato in Champions League saranno una difficoltà ulteriore. Lo sappiamo ma allo stesso tempo siamo convinti dei nostri mezzi, anche se dispiace non poter giocare davanti ai nostri tifosi.”
Il coach è un uomo di esperienza ma questa sarà la sua prima partita nella massima serie italiana, e questo non può che essere motivo di emozione. Tuttavia, proprio l’esperienza, permette a Vucinic di non perdere la calma e di riuscire ad analizzare i complimenti che gli sono pervenuti in questi mesi dai membri del suo staff, specialmente quelli del settore giovanile, che lo hanno etichettato come un innovatore: “Sicuramente mi sento un innovatore, ma al giorno d’oggi, soprattutto in Europa, allenare è simile in ogni posto. Penso che ogni coach si senta un innovatore e che ognuno di noi porti qualcosa di innovativo alla propria squadra. Sono sicuramente emozionato per il mio esordio, e anche un po’ nervoso, come credo anche i ragazzi. Ma siamo pronti.”
Vucinic si è poi soffermato sui problemi difensivi mostrati nella preaseason e sulle condizioni di Campani, ancora non aggregato al gruppo: “Le nostre partite non saranno a punteggio basso. Vogliamo avere tanti possessi, tanto ritmo, tanti contropiedi. Logicamente questo ha portato qualche problema in queste prime uscite, problemi dovuti anche a un po’ di arroganza dei singoli che si sono affidati molto al talento individuale e hanno tralasciato, a tratti, il piano difensivo. Anche l’arrivo in ritardo di alcuni giocatori, come Cole, e le assenze causa nazionale di altri, Filloy e Ndiaye, hanno inficiato le prestazione, siccome non possono ancora essere al massimo fisicamente. Sono comunque convinto che con il lavoro metteremo tutto a posto e riusciremo a competere per il titolo. Per quanto riguarda Campani, sta lavorando a parte. Deve recuperare da un infortunio e le quattro operazioni che ha avuto negli ultimi due anni ne hanno minato la fiducia, sia in se stesso che nel suo ginocchio. Speriamo di averlo presto in gruppo”
Infine una piccola parentesi su questo inizio di stagione, lontano dal Pala del Mauro e con una probabile trasferta in Russia a complicare ancor di più le cose: “Non possiamo usare il problema del palazzetto come una scusa. Ci sarebbe piaciuto giocare qui ma non possiamo farci niente. Per ora non sappiamo se domenica dopo la partita torneremo ad Avellino o partiremo per la Russia o per la Repubblica Ceca, lo scopriremo stasera”