BASKET

Del Fes e Scandone, intrecci tra passato e presente nel nuovo scenario di basket ad Avellino

Al via la stagione per le due squadre: ambizioni ed obiettivi nel segno del biancoverde

Due squadre, un’unica città. E’ così che Avellino quest’oggi vivrà, cestisticamente parlando, l’esordio della Del Fes e della ASD Scandone nei rispettivi campionati di militanza: serie B Nazionale e serie B interregionale. Terzo e quarto campionato nazionale di pallacanestro. C’è curiosità nel vedere all’opera queste due realtà, l’una indipendente dall’altra, che proveranno a scaldare gli animi degli appassionati che vivono in città ed in provincia.

La Del Fes Avellino in allenamento (foto tratta dalla pagina Facebook del club)

La Del.Fes cercherà di consolidarsi in un campionato altamente competitivo e proverà a farlo già in serata quando al PaladelMauro arriverà Fiorenzuola allenata da Lorenzo Dalmonte, figlio dell’indimenticato Luca che guidò in panchina la S.S. Felice Scandone alla promozione in serie A1 nella stagione 1999/2000. Quella Scandone (che vedeva Menotti Sanfilippo, padre di Nino attuale coach della neonata Asd) che ancora oggi è motivo di nostalgia per tantissimi tifosi che, dopo l’orribile estate del 2019, hanno deciso di non seguire più le sorti della palla a spicchi limitandosi, in qualche caso, a seguire da distanza quello che accade al PaladelMauro quando a rimbombare sul parquet è una palla a spicchi.

La Del Fes è chiamata a tenere alto il nome di Avellino dopo un paio d’anni di consolidamento nel terzo campionato italiano di palla a spicchi e dopo il cammino in crescendo con cui si è chiusa la passata stagione con Andrea Crosariol head coach. Un altro pezzo della storia della palla a spicchi avellinese. Il trainer milanese era tra i dodici di quel roster nel 2008/2009 allestito da Antonello Nevola (ora consulente di mercato della Del Fes), in cui la Scandone partecipò all’Eurolega.

Intrecci nel passato per alcuni personaggi che hanno rappresentato il passato e sono chiamati a scrivere le prossime pagine di storia della pallacanestro cittadina. Di certo l’Asd Scandone dovrà fare maturare esperienza. L’ambizione del Presidente Marco Trasente è risvegliare la passione di un nome che è stato motivo d’orgoglio per una città ed una provincia in Italia e sulla scena continentale. Prendendo in prestito le parole di Nino Sanfilippo quando, durante la conferenza stampa di ieri, ha parlato di come i tempi della amata Scandone con Ragland  Marques Green non torneranno più con molta probabilità, è lecito capire come si comporterà un roster che punterà su elementi giovani e di prospettiva con tutto ciò che ne comporterà.

Avellino sarà accompagnata così da due roster che animeranno i fine settimana di tanti sportivi biancoverdi: quale sarà la risposta della piazza? La Del Fes è riuscita a creare un proprio seguito e i risultati a proprio favore non potranno fare altro che riempire in maniera ancor di più numerosa gli spalti del palasport di contrada Zoccolari. L’Asd Scandone, invece, ha deciso di non fissare nessun prezzo e nessuna forma di abbonamento (fatta salva la possibilità di poter aderire a delle fidelity card come forma di sostegno al club. Una scelta che tende la mano a chi (giusto o sbagliato che sia) si dimostra ancora scettico dinanzi a questo nuovo progetto.

E voi? Diteci la vostra nei commenti.

 

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