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Scandone, il disastro è reale: Avellino retrocede, Pozzuoli vince 65-72.

Avellino retrocede in Serie C Gold, concludendo in maniera tremenda il campionato

Si potrebbe discutere a lungo di dettagli tecnici e di accorgimenti che avrebbero potuto, forse, quantomeno allungare la serie a Gara 4. Il campo ha però parlato e decretato che Avellino è ora una squadra di Serie C Gold, il quarto campionato italiano per importanza. Fatali per gli irpini le conclusioni da 3 di Pozzuoli, che ha orientato il suo gioco totalmente dietro l’arco. Tremende invece le percentuali avellinesi (22/49 da 2 e 5/23 da 3), bravi a chiudere l’area in difesa ma incapaci a limitare le conclusioni degli esterni. Si aspettano tempi di profonda riflessione per la società irpina, dopo un fallimento che ha, negativamente, qualcosa di storico. Escludendo il 2006, anno in cui la Scandone è retrocessa per poi essere ripescata, era dal 1992 che Avellino non retrocedeva sul campo.

Primo tempo

I primi punti della partita sono di Avellino con Thomas Monina, bravo a sfruttare il rimbalzo offensivo dopo l’errore in penetrazione di Costa. Gli irpini iniziano bene a rimbalzo, sfruttando nuovamente la seconda occasione con Ani. Una tripla di Costa e un appoggio in contropiede di Sousa valgono l’11-2 Scandone dopo 4 minuti. Pozzuoli fatica a trovare la via del canestro in area, affidandosi a Gueye che va per due volte a segno dall’arco (17-12 al 7′). Avellino si blocca però offensivamente, con Pozzuoli che ne approfitta per accorciare lo svantaggio e concludere il primo quarto sul punteggio di 17-16.

Forte e Balic si iscrivono alla partita, aprendo la seconda frazione con due triple che valgono il primo vantaggio Virtus (17-22 al 11′). Forte si ripete poco dopo con un’altra bomba, che porta il gap ad 8 punti. Dopo ben 6 minuti di carestia offensiva, Ani torna ad aggiornare il tabellino irpino, segnando prima in area e poi ai tiri liberi. Avellino chiude bene l’area, ma Balic e Forte continuano a segnare da dietro l’arco (5 triple nei primi 5 minuti del quarto). Un parziale di 7-0 Scandone, iniziato da Costa da 3 e concluso da Sousa in contropiede, costringe la Virtus a chiamare timeout (29-33 al 16′). Pozzuoli trova un’ennesima tripla con Caresta, ma continua a subire in transizione, con i due liberi di Riccio che rimettono avanti Avellino. I puteolani da fuori sono però semplicemente infallibili: un’altra bomba di Caresta conclude il primo tempo sul punteggio di 40-43 in favore degli ospiti.

Secondo tempo

Pozzuoli riprende da dove aveva finito: canestro con fallo di Bordi, che non sfrutta però il libero, e tripla di Savoldelli (40-48 al 22′). I biancoverdi riescono spesso a liberarsi bene per il tiro, tirando però a salve da 3 (2/13 al 25′) e non riuscendo a concludere con continuità dentro l’area. In un modo o nell’altro, Avellino sfrutta le prime difficoltà al tiro dall’arco della Virtus e recupera rocambolescamente fino al -2. Aumenta la fisicità e si abbassa il livello complessivo della pallacanestro, con entrambe le squadre che non trovano più punti. Il gap rimane invariato ed il terzo quarto termina per 53-55.

La difesa dell’area di Avellino è semplicemente perfetta, ma in attacco i lupi faticano tremendamente. Pozzuoli continua a orientare completamente il suo gioco intorno al tiro da 3, tornando a segnare con Bordi e Gueye (55-61 al 33′). Tra falli e palle perse, ogni attacco della Scandone è infruttuoso, con il nemico cronometro che continua a scorrere. Per svariati minuti nessuna delle due squadre segna più, con la Virtus che sporca le percentuali tirando da dietro l’arco letteralmente in ogni azione. Costa sblocca la situazione, ma Robustelli si ritrova costretto a chiamare timeout dopo il nuovo +4 Pozzuoli di Cecchetti (2 minuti e 43 secondi dal termine). Riccio segna da 3, a cui seguono due rimbalzi offensivi di Cecchetti, che propizia il canestro del +3 di Savoldelli. Riccio si ripete però nell’azione successiva, impattando la partita sul punteggio di 65-65 (1 minuto e 2 secondi dal termine). A 32 secondi dalla fine, Gaye serve dall’altro lato dell’arco Gueye, che infila la tripla del vantaggio Virtus. Robustelli chiama timeout per rimettere in zona d’attacco, ma Costa perde palla nel passarla nell’angolo a Marra. Gli irpini commettono immediatamente fallo, mandando prima Caresta e poi Cecchetti ai liberi. Sousa cerca una tripla disperata che però scheggia il ferro. Due liberi di Savoldelli concludono la partita e condannano Avellino alla retrocessione, 65-72.

Scandone Avellino: Marra 5, Costa 13, Sousa 12, Ani 9, Riccio 16, Mraovic, Mazzarese, Scianguetta NE, Monina 10, Trapani  all. Robustelli

Virtus Pozzuoli: Balic 6, Bordi 5, Savoldelli 9, Caresta 8, Gueye 13, Birra NE, Testa NE, Cecchetti 12, Mavric 3, Mehmedoviq NE, Forte 9  all. Gentile

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