D’Agostino: “Non esiste giocare fuori Avellino”. Le risposte su Biancolino, Aiello, mercato e ritiro
Il presidente biancoverde ha analizzato la stagione appena conclusa e si è concentrato su quella che verrà

Ospite alla trasmissione “Contatto Sport” su PrimaTivvù, il presidente Angelo D’Agostino ha analizzato la stagione appena conclusa con la promozione in Serie B, anticipando i temi del futuro: “È stato l’anno decisivo, magari c’è stata anche un po’ di fortuna. Abbiamo raddrizzato la stagione, dopo una partenza non facile e siamo felici, perché dopo tanti sforzi ce l’abbiamo fatta. Quando abbiamo preso questo club era sul baratro, saremmo potuti arrivare in B un po’ prima, ma siamo felici di esserci riusciti dopo 5 anni di dolori e gioie. Ma il calcio è così. Il momento chiave? La vittoria a Catania. Ora voglio vincere la Supercoppa“.
D’Agostino sul futuro e i lavori allo stadio
Il pensiero del presidente su Biancolino e Aiello, che costruiranno l’Avellino in B: “Biancolino, fino a qualche settimana fa, veniva criticato. Ma abbiamo avuto ragione noi, rispetto allo scetticismo iniziale, che capisco. C’ha messo anima, passione e competenza. Aiello ci ha dato tanto con la sua tranquillità e la sua energia positiva. Poi è molto competente, umile, ha trovato la giusta sinergia con Biancolino e con mio figlio Giovanni. Si è creata una grande famiglia, anche con la squadra”.
Quindi un passaggio sui lavori al Partenio-Lombardi: “Stiamo dialogando con l’amministrazione comunale perché. Non esiste andare a giocare altrove, già ad agosto dobbiamo giocare nel nostro stadio. Per farlo dobbiamo impegnarci tutti. Sto provando a sensibilizzare i vertici dell’amministrazione per velocizzare i tempi. In tre mesi vanno messe a posto le cose, già dal 4 maggio la struttura è a disposizione per i lavori di adeguamento. L’acquisto dello stadio? Bisogna capire cosa vuole fare il Comune, tramutando le parole in fatti”.
D’Agostino e le risposte su mercato e ritiro
Per quanto riguarda il mercato, il presidente è chiaro: “Non vogliamo rompere gli equilibri o stravolgere tutto, avremo bisogno di 4-5 elementi da inserire. Ce la giocheremo, senza fare promesse. Il ritiro? San Gregorio Magno ha portato bene, quindi credo che torneremo lì quest’anno, perché ci siamo trovati bene“.