
L’amicizia nel mondo del calcio è qualcosa di raro. Troppa ipocrisia e troppe gelosie per instaurare un rapporto che si basa innanzitutto sulla purezza e sulla sincerità. È cosa rara, dunque, ma non impossibile. A volte infatti il calcio è capace di regalarci anche storie profonde, storie di amicizie vere e sentite, che vanno ben oltre il rettangolo verde. Un’amicizia speciale come quella che ha legato e legherà per sempre Pierluigi Frattali e Piermario Morosini. Due ragazzi umili e generosi. Due ragazzi dal cuore d’oro. Si erano conosciuti nel 2010 a Vicenza, dove erano arrivati insieme. Da lì la nascita di un rapporto fraterno indissolubile. I due cambiano squadra, ma il rapporto non ne risente. Anzi. Frattali e Moro si sentono due o tre volte al telefono quotidianamente. Parlano di vita, di emozioni, di sogni. Sperano di poter ritrovarsi un giorno nella stessa squadra. Magari in Serie A. Nel frattempo tante vacanze insieme e un viaggio speciale. Quello che nel 2011 li porta a Barcellona per assistere ad una gara dei blaugrana e per poter ammirare da vicino le magie del loro idolo, Leo Messi. Erano felici. Non avrebbero mai potuto immaginare che quel maledetto 14 aprile del 2012 il destino crudele li avrebbe divisi. La vita di Morosini viene spezzata all’improvviso in un modo tragico. Stava rincorrendo il suo sogno. Frattali è in panchina a Verona, impegnato nella sfida contro il Bari. A fine gara chiede subito “Piermario come sta?”. In cuor suo già sapeva. Ma sperava si trattasse solo di un brutto incubo. Purtroppo non è così. Gigi ha appena perso suo fratello. Il dolore è insopportabile, ma il ricordo è doveroso. Il ricordo di un ragazzo perbene, umile e semplice. Gigi lo sa e per questo si fa promotore, con altri calciatori, di molte iniziative per ricordare Moro e per raccogliere fondi per la fondazione benefica nata in sua memoria. Nel maggio del 2014 Frattali viene scelto dai familiari di Piermario come capitano di una delle selezioni impegnate nel triangolare benefico. Un gesto di estremo affetto e rispetto. Proprio come quello che Frattali compie ogni settimana, indossando una t-shirt con il viso del Moro sotto la tenuta da gioco. Gigi volge gli occhi al cielo, mette la mano sul petto e poi si prepara ad inseguire il “loro” sogno, quello della Serie A. Con il Moro sempre lì a proteggergli le spalle.