Stadio Partenio, Petruzziello (Engineering srl) analizza i prossimi passi e le tempistiche
Il CEO dell'Engineering srl è stato intervistato ai nostri microfoni: il punto sulla diagnostica strutturale, sui lavori e sulle tempistiche

Il dott. Rossano Petruzziello è il CEO, nonché fondatore, dell’Engineering s.r.l., una società di servizi per l’ingegneria strutturale e geotecnica. Leader nel settore della diagnostica strutturale. Nel corso della sua carriera trentennale, Petruzziello, ha acquisito esperienza nei settori della diagnostica strutturale, delle prove di carico e delle prove in sito.
Lo abbiamo intervistato per comprendere un po’ di più su quello che spetta al “Partenio-Lombardi” dopo l’inizio delle gare d’appalto per i lavori di adeguamento. Primo step: indagine e monitoraggio strutturale dell’impianto sportivo. Ambito in cui il dott. Petruzziello è molto navigato, avendo già avuto esperienze con il “Maradona” di Napoli e il “Simonetta Lamberti” di Cava de’ Tirreni.
Stadio Partenio-Lombardi, gare d’appalto iniziate e ora? Le parole di Rossano Petruzziello
Dottore, gare d’appalto iniziate. Ma per quanto concerne la diagnostica strutturale, a cui sono destinati 167400 euro, che andrà fatta prima dell’inizio dei lavori, crede che potrebbero esserci dei fattori che porterebbero a ritardare i lavori? Insomma, data l’età della struttura, crede che ci potrebbe essere il rischio di dover incorrere in ulteriori analisi e accertamenti?
Chiaramente strutture che hanno una certa età vanno attenzionate dal punto di vista della sicurezza. Anche tenendo conto che una parte di stadio è chiusa da un po’ di tempo. Il monitoraggio è una cosa che, ovviamente, va fatta. Anche tenendo conto degli ultimi anni italiani, che ci insegnano che strutture vanno sì controllate, ma poi anche monitorate. Dopo i fatti di Genova, lo Stato si è dotato di presidi che lo rappresentino per il controllo delle strutture. In particolare, per i monitoraggi strutturali, il Servizio Tecnico Centrale attraverso il Ministero delle Infrastrutture ha creato dei laboratori che sono gli unici certificati ad effettuare questo genere di controlli. Questi laboratori sono dei presidi di pubblica utilità istituiti per il controllo del costruito. In particolare, delle strutture pubbliche: come, in questo caso, dello stadio. Quindi, ovviamente, i controlli vanno fatti. Attraverso, però, i presidi che ha creato lo Stato. Non in altre modalità, perché questi sono gli unici abilitati dal Ministero delle Infrastrutture. La parte diagnostica, detto questo, è molto importante. Perché, oltre l’effetto dei carichi statici, ci sono anche quelli dinamici: ad esempio, il movimento dei tifosi.
Noi abbiamo fatto diverse esperienze in tal senso: abbiamo controllato lo stadio di Napoli e il “Simonetta Lamberti” di Cava de Tirreni. In questi casi abbiamo verificato che l’effetto dinamico, nei momenti particolari dell’evento sportivo come ai gol, innesca sollecitazioni che portano ad accelerazioni che superano di molte volte l’accelerazione di gravità.
Dunque, dott. Petruzziello, quali potrebbero essere i rischi più comuni che potrebbero emergere nella diagnostica di stadi datati? E, poi, nel caso, si potrebbero mitigare senza interventi invasivi?
La mitigazione è un discorso a parte, nel senso che la sequenza vuole: diagnosi delle strutture; interventi di adeguamento e valutazione della mitigazione del rischio sismico. La valenza del monitoraggio si fa ante-operam e post-operam: prima di iniziare i lavori si monitora la struttura, analizzando le criticità; si fanno gli interventi di adeguamento; e nel tempo si continua a monitorare per osservare benefici e/o problematiche della struttura. Per eventualmente correggere il tiro, nel caso ce ne fosse bisogno. L’excursus è questo.
Parlando del “Partenio-Lombardi”, i lavori dovrebbero iniziare entro metà giugno. O meglio, si pensa che possano essere avviati in quel periodo. Lei crede che sia una tempistica realistica? Ovviamente, parlando di un caso ideale.
Di sicuro un intervento di monitoraggio in tempi, più o meno, rapidi, un mesetto, si riesce a fare. Anche perché si tratta di adottare dei presidi che vanno a misurare delle grandezze fisiche. Poi, chiaramente, tutto il resto si sviluppa nel tempo, man mano che la struttura va in esercizio. Chiaramente, l’attività di diagnostica e monitoraggio è una cosa che prescinde dai lavori: i lavori hanno i loro tempi. Il monitoraggio può essere realizzato in tempi relativamente brevi. Ripeto, però, va fatto secondo le norme attuali che prevedono l’intervento di personale certificato, strutture che abbiano autorizzazione ministeriale per questo genere di interventi. Che sono, diciamo, non di routine, ma interventi particolari per strutture che vanno attenzionate in particolare modo.