Avellino, D’Agostino: “Stadio? Il 20 marzo presenteremo il progetto. Con i tifosi sugli spalti…”
Giovanni D'Agostino a tutto tondo, parla di stadio, tifosi e Avellino
Giovanni D’Agostino, amministratore unico della IDC e figlio del presidente dell’Avellino Angelo Antonio D’Agostino, ha parlato, ai microfoni di Prima Tivvù, della prima annata al timone della società irpina, del momento di forma e del prossimo impegno di campionato contro il Catanzaro: “È passato un anno, sembrava un’epoca fa. Il bilancio meglio farlo fra 3 anni, dopo un anno solare è difficile trarre un resoconto. Ora siamo dove volevamo stare. Sono cresciuto durante questo tempo, quest’anno ne vale dieci. Sento la responsabilità di portare il lupo sul petto perché sono irpino, sono nato e cresciuto qui, mi sono formato qui. Quando vedi biancoverde, quando vedi i lupi, essere formalmente la proprietà dell’Avellino calcio non mi fa dormire la notte. Ho lavorato tanto, i risultati si vedono e non ci possiamo fermare. Ringrazio spesso Di Somma, gli devo la mia iniziazione sotto il lato manageriale sportivo. Non dobbiamo dare le cose per scontato, fra 15 giorni sapremo se abbandonare l’idea del primo posto. Ma dovremmo imparare da mister Braglia e pensare partita per partita. Sulla gara contro il Catanzaro, so che i ragazzi hanno un bell’entusiasmo, avevano bisogno di staccare la spina. Non sappiamo se questa pausa ha fatto bene o ha fatto male, lo scopriremo mercoledì. Ma l’entusiasmo c’è, il gruppo è compatto. I ragazzi mi hanno stupito, molte volte non lo abbiamo evidenziato, ma parecchi di loro sono tornati in campo dopo nemmeno dieci giorni dalla positività. I risultati di novembre anche per questo non sono stati positivi, molti hanno avuto ripercussioni. Portiamo avanti il più possibile questo trend. Ci sono 33 punti a disposizione, vincerle tutte è impossibile, ma cerchiamo di farne quanti più possiamo”.
Sullo stadio: “Ancora non sappiamo come si chiamerà il nuovo stadio. Siamo vicini alla presentazione, però come diceva il presidente la settimana scorsa verso il 20 marzo presenteremo il progetto. Poi c’è tutto l’iter burocratico e passerà un po’ di tempo. Noi siamo concentrati sul campionato a livello sportivo, poi tutti i progetti arriveranno. Speriamo si faccia in fretta, poi nel momento in cui ci saranno le carte a posto si potrà procedere”.
Sui tifosi: “Questo Avellino con i tifosi sugli spalti, immagino quanti punti non avrebbe perso per strada. Penso agli errori grossolani fatti nel girone di andata. Sono errori fatti per cali di concentrazione che non ci sarebbero con una curva che ti fischia se sbagli e ti applaude se fai bene. Il campo è un fattore che noi come Avellino abbiamo sofferto tantissimo perché siamo una delle piazze più grandi ed importanti del girone. Senza l’Avellino molte persone non hanno avuto modo di distrarsi da quella che è la quotidianità oppressiva che viviamo”.
Sulle giovanili: “Il risultato non conta, i ragazzi della Cavese erano più grandi. La nostra rosa titolava tutti 2003 e qualche 2004. Abbiamo messo su una bella realtà, faccio i complimenti al mister. Diversi ragazzi sono stati convocati in prima squadra. Siamo tutti Us Avellino. Per noi a livello societario fa piacere perché vuol dire che c’è una crescita. Due belle vetrine i test match contro Napoli e Roma”.