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Il Wall Street Journal contro Maradona: «Perché Napoli crede sia un Santo?»

«Una città come fa a venerare, al pari dei suoi santi patroni, un calciatore argentino, truffatore reo confesso e squalificato per droga?». E parte l’attacco a Maradona. E a sferrarlo non è un quotidiano qualsiasi. Ma il Wall Street Journal che tramite il suo inviato Ian Lowett, traccia un profilo della città partenopeo e della sua strana “idolatria” nei confronti del Pibe de oro, nonostante siano passati decenni dagli ultimi successi. L’inviato si sorprende persino della massiccia presenza in città di immagini e cimeli che rappresentano Diego Armando Maradona.
«La sua faccia è dipinta sui muri, disegnata col gesso sui marciapiedi e incollata sulle porte dei ristorati – scrive il corrispondente della testata statunitense –. Sulle vetrine ci sono suoi poster, dove viene definito un santo o, più semplicemente, D10s».  “Italy’s third-largest city is packed with shrines to a retired Argentine soccer star with a history of spectacular cheating, controversial politics and a drug ban”, così scrive Lowett che continua a chiedersi perchè Maradona sia considerato persino alla pari di San Gennaro, quando il suo passato da calciatore è stato spesso contrastato da vicende extra-calcistiche poco chiare.

E alle domande il giornalista ottiene anche delle risposte. “E’ un Dio del calcio. Ha ridato il sorriso a Napoli tutta”. Sono le risposte in coro, ricevute da chi, continua a conservare cimeli. Come fossero Santi. Si. Santi. Alla pari di San Gennaro.

 

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