A Milano un successo che manca da tanto tempo

L’ultima volta è stata nella stagione 2007-2008 quando l’Air “ammazzagrandi” riuscì a sbancare il PalaLido di Milano per 72-86. Era il 27 dicembre 2007  quando Avellino collezionò l’ultimo successo in casa dell’Olimpia. Di quella squadra, il cui condottiere era coach Boniciolli e presidente Vincenzo Ercolino, gli unici superstiti sono capitan Daniele Cavaliero (che chiuse con quindici punti frutto di un 5/7 dalle triple) e l’assistant coach Gianluca De Gennaro. Dopo quella felice serata, la Scandone ha raccolto sei ko di fila nella città della Madonnina.

In precedenza, invece, i biancoverdi hanno espugnato in altre due circostanze il parquet lombardo. Il 6 marzo 2006 l’Air guidata da Andrea Capobianco si impose per 74-101 proprio al Mediolanum Forum al cospetto di un Armani Jeans che contava nel suo roster giocatori del calibro di Massimo Bulleri, Dante Calabria, Giacomo Galanda, Diego Fajardo e con in panchina Sasha Djordjevic. Mattatore di quel pomeriggio fu l’ex guardia dei Los Angeles Lakers, Tony Bobbitt (arrivò nel dicembre del 2005) che iscrisse a referto un 6/10 da tre punti che spezzò le gambe al team caro al noto stilista italiano.

L’altro trionfo in casa delle “scarpette rosse” risale al 2006-2007 quando l’Air Avellino (primo anno di gestione Boniciolli in questo caso), colse il suo secondo successo di fila, portando a casa l’intera posta in palio col punteggio finale di 69-80. Quattro i giocatori in doppia cifra: i 22 punti  in 36′ di impiego per Nikola Radulovic, 18 per Ramel Curry con sei rimbalzi, 13 per Danny Strong e 12 per l’ex Warrios Derrick Zimmerman.

Il presente ci regala una doppia sfida (lunedì il posticipo in campionato e venerdì nei quarti di finale delle Finale Eight di Desio) alquanto complicata ma affascinante. Vitucci l’ha definita una “gara jolly” che può far aiutare la sua squadra a crescere sotto il profilo della tempra caratteriale oltre che tecnico.  Affrontare un EA7 Milano, reduce da una pesante battuta d’arresto  in Eurolega a Mosca non è il miglior biglietto da visita.

Le pressioni saranno tutte su Milano. La Sidigas Avellino ne è ben cosciente.