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Al “Tardini” le polveri bagnate confermano un mal di trasferta dell’Avellino lungo sei mesi

Il ko di ieri pomeriggio a Parma, oltre a confermare il mal di trasferta che ha ormai contagiato l’Avellino di Walter Novellino, mette in evidenza un altro dato: per la prima volta in questa stagione i biancoverdi sono rimasti all’asciutto di reti realizzate. Non era capitato nelle precedenti trasferte quando la formazione di patron Taccone (che ha confermato la fiducia al tecnico di Montemarano) era riuscita quantomeno a realizzare un goal sui campi avversari: dal match di Coppa Italia a Verona, passando per le sfide nefaste di Cremona e Cesena, fino alle recenti tappe a Bari e Pescara in cui i lupi erano riusciti anche a metter il naso avanti. Unica eccezione è rappresentata dal vittorioso viaggio a Novara in cui l’Avellino ha portato a casa l’intera posta in palio. La sindrome da trasferta  si sta rivelando un serio problema sotto la gestione Novellino perchè già sul finire del torneo 2016/2017 i lupi sono tornati a casa con le mani vuote dai match ad Ascoli, Benevento e all’Arechi di Salerno, trovando poi i punti salvezza nell’ultimo match col Latina. Un dato che non fa domire sogni tranquilli per una squadra che tende a cambiare decisamente volto e atteggiamento quando non si gioca sul sintetico di contrada Zoccolari.

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Un commento

  1. Altro che polveri bagnate; un appoggio di testa al portiere nell’arco dei 90 minuti equivale ad avere un attacco nullo, inesistente, impalpabile da furto dello stipendio.

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