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Avellino calcio – Graziani: “Alcuni under meriterebbero calci nel culo”

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Un pareggio che frena la corsa dell’Avellino. L’uno a uno contro la Città di Anagni commentato da un energico e concreto Archimede Graziani, che senza mezze misure e giri di parole, ha affermato: “Sono ancora giovane ma ho un po’ di esperienza. Quello che vi ho detto durante la settimana, l’ho fatto perché avevo sensazioni riguardo alla partita di oggi. Noi non possiamo pretendere di poter vincere le partite. Ci sbaglieremmo. Nello stesso tempo, la diversità di atteggiamento che abbiamo avuto tra primo e secondo tempo era sotto gli occhi di tutti. Quindi la riflessione da fare è che non dobbiamo avere paure per poi reagire. Questo è un passaggio che ci porteremo dietro per una decina di partite. Dobbiamo cambiare l’atteggiamento supponente e arrogante che hanno i miei calciatori quando entrano in campo. Nel calcio si gioca undici contro undici. Noi nel primo tempo non l’abbiamo fatto. E questo non mi piace. L’atteggiamento di alcuni calciatori deve cambiare.

L’Avellino calcio non deve sentire il peso di dover vincere il campionato per forza. E lo dico qui, a gran voce. Io penso che oggi anche se ci fosse stato De Vena, avremmo fatto comunque fatica. Perché l’atteggiamento di una parte dei miei calciatori non mi è piaciuto. Non dobbiamo reagire dopo aver subito uno schiaffo. Però questa squadra è nata con me. E per il fatto che io non ci sono da una settimana con loro, per il problema dell’occhio, si è creato qualche problemino. Ma purtroppo io non sono ancora in ottime condizioni. E sicuramente il 50-60% delle cose mancate oggi sono state provocate dall’assenza del mister in questa settimana. Ogni giorno sento dire che siamo i più forti e più belli. Non è mica vero. Ai giovani che credono questo, bisogna iniziare a dare due calci del culo. Perché se questi ragazzi credono di aver vinto il campionato e di essere dei protagonisti, ascoltando quello che gli dicono procuratori, genitori o giovanotte, non va bene. Devono capire che sono ad Avellino e devono lavorare sotto tutti gli aspetti. Hanno ancora tantissimo pane duro da mangiare. Però, detta questa, c’è bisogno che anche gli anziani gli facciano capire come ci si comporta. Oppure, oltre ai giovani, anche i vecchi bisogna iniziare a prendere a calci nel culo.

Ma ripeto, l’Avellino calcio è una squadra normale, in un campionato dove ci sono sei squadre che hanno costruito rose per ammazzare il campionato. Hanno nomi diversi, ma sono più forti. Quindi non possiamo vincere tutte le partite. Dobbiamo saperlo. Oppure ci facciamo del male da soli. Oggi siamo stati superficiali mentalmente. Se ci fosse stata un’altra squadra, oggi avremmo perso. Io ho fatto un errore alla presentazione. Ho messo insieme Mantova e Avellino. Io l’ho fatto perché in quel momento sembrava simile la situazione. In realtà non è così, per ambiente, tifoseria, calore. Ma il campionato ha la stessa valenza. Anzi, credo che questa squadra sia più forte di quel Mantova. Ma serve che restiamo nelle posizioni alte, almeno fino a dicembre. Voglio far crescere questo gruppo, per vedere se ci sono trasformazioni piacevoli come quella di Parisi. Poi se servirà qualcosa, saprò cosa chiedere alla società. Quelli che sono qui da noi, il 20 agosto erano liberi. E perché le altre squadre non li avevano già presi? Ma noi abbiamo fatto una scelta: quella di scegliere gli uomini. E io sono contentissimo di avere questi giocatori. Non li cambierei assolutamente con nessuno.”

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