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Focus Lanusei: difesa e Bernardotto, i segreti della capolista

Con la delusione di Fregene ancora negli occhi di tifosi e addetti ai lavori, l’Avellino medita il riscatto nel big match contro la capolista Lanusei. Archimede Graziani contro il suo recente passato. Con un duplice obiettivo da centrare: riscattare l’ultimo ko e riconquistare il primato in classifica. Dopo l’impresa salvezza firmata dall’attuale tecnico biancoverde nella scorsa stagione, il Lanusei è ripartito con la speranza di vivere un campionato più tranquillo., anche se nessuno ovviamente si aspettava di ritrovarsi in vetta alla graduatoria dopo le prime sei giornate.

Un primato sorprendente, ma tutt’altro che casuale. I numeri infatti non mentono mai. I sardi sono l’unica squadra imbattuta del girone (4 vittorie e 2 pareggi) e vantano la seconda miglior difesa con soli 3 gol subiti (solo il Latina ha fatto meglio con 2, ma i laziali hanno giocato una gara in meno). Entusiasmanti anche i numeri in trasferta: 3 gare giocate, 3 vittorie con ben 8 reti all’attivo.

Il tecnico Aldo Gardini predilige l’utilizzo del 4-3-3, che diventa un ermetico 4-1-4-1 in fase difensiva a protezione dell’area di Cosimo La Gorga, portiere classe 1994 che in passato sembrava destinato a calcare altri palcoscenici. I sardi hanno dimostrato di saper attendere e colpire al momento giusto, esaltando il killer instinct del bomber Gabriele Bernardotto. 21 anni, abile a lavorare per la squadra, Bernardotto ha realizzato sin qui 4 reti, di cui 3 nelle ultime 2 giornate. Gol decisivi e mai banali che tanto hanno contribuito al primato dei suoi. È lui l’uomo dei sogni, pronto a trasformarsi in incubo per Morero e compagni.


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