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Futsal Sandro Abate – Il giorno dopo fa ancora più male: con Oliva non si sorride più

Il giorno dopo fa ancora più male. Analizzare a freddo la sconfitta di ieri contro l’Atletico Cassano, contro una squadra sufficiente e per di più orfana dei suoi due calcettisti più rappresentativi per squalifica (il portieri Casati e il bomber Juan Perri ndr), è fondamentale. Una squadra costruita per vincere non può permettersi passi falsi. Specie se l’altra capolista (ora solitaria) come il Signor Prestito CMB non perde colpi. Il regolamento della A2 è chiaro. Accede nell’olimpo del futsal nazionale solo la prima classificata: le altre dovranno giocarsi le residue speranze di promozione in una lotteria play-off infernale. La Sandro Abate è stata costruita in estate per ammazzare il campionato. Qualche nome per rendere l’idea e ricordarlo anche ad Oliva, attuale coach, chiamato ma sostituire Nuccorini per sopraggiunti impegni lavorativi. Tondi (ex Milan), Schininà (ex Kaos e Rieti), Mello (ex Kaos), Gonzalo Abdala (Boca Juniors), Suazo (Napoli), Dian Luka (ex Acqua e Sapone e Kaos). Aggiungiamo le riconferme dei brasiliani Fantecele e Bebetinho e dell’italiano De Crescenzo. Per la stampa specializzata, questa Sandro Abate potrebbe giocare per i play-off per il titolo nazionale di serie A1. Mica bruscolini… Quindi, la squadra vista ieri a Cassano delle Murge, è solo la brutta copia di quella che si dovrebbe vedere. E confermiamo quanto scritto ieri dopo il match. La sconfitta ha solo un padre: è Fabio Oliva. Il tecnico ieri ha dimostrato, molto probabilmente, di non essere pronto per guidare una squadra di marziani. Che sembravano, al Pala Angelillo, ieri, tutti dei brocchi. Bloccati mentalmente, senza idee, senza forza. Bloccati da indicazioni che arrivavano dalla panchina e che non lasciavano spazio all’estro apprezzato da inizio stagione e fino al divorzio consensuale con Alessandro Nuccorini. Sostituire proprio Nuccorini, storia del futsal italiano, non è facile per nessuno. E Oliva lo ha fatto nel modo peggiore. E nonostante la fiducia in lui riposta dalla società capitanata da Jean Philippe Melillo, è arrivato oggi il momento della riflessione comune. Domani alla ripresa bisognerà analizzare il vergognoso ko di Cassano delle Murge. Sarà interessante capire come il tecnico richiamerà i suoi. E se, invece, si assumerà la responsabilità del ko per scelte scellerate operate in tutto l’arco dei 40 minuti. La società per ora tace. Non arrivano comunicazioni ufficiali e giustamente Oliva resta il coach di una squadra che mercoledì sera, a partire dalle ore 20, a Pratola Serra, affronterà il Caffè Lollo Napoli per il match ad eliminazione diretta per la Coppa Nazionale. Sarà un banco di prova importante, dopo il ko di ieri, per lo stesso Oliva, il cui atteggiamento difensivista e poco brillante ha portato gli irpini alla vergognosa prestazione di ieri. Deve vincere Oliva per salvare la panchina anche contro il Napoli. Perchè non vale l’alibi della categoria superiore. Perchè al di là di quello che si dice, questa Sandro Abate, costruita per essere già una squadra di A1, è una squadra alla pari della vice capolista del campionato di Serie A1. Quindi niente alibi per Oliva. E’ gara da dentro o fuori. Perchè in campionato non si può aspettare nessuno. E se il Signor Prestito CMB scappa c’è il rischio di mandare all’aria investimenti per centinaia di migliaia di euro. Dopo la sfida di Napoli in Coppa, gli avellinesi avranno due impegni consecutivi casalinghi in campionato. Prima il Cobà, poi il Marigliano. Bisogna, quindi, cambiare subito atteggiamento. Tutti più positivi, tutti più allegri. Tutti più sorridenti e vincenti. Con Oliva, questa squadra, ha smesso di divertirsi. E deve farlo subito. Senza se e senza ma.

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