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Le proposte degli Ultras in Senato: ecco da dove può ripartire il calcio italiano

Un’unica voce che unisce tantissime tifoserie italiane è venuta fuori ieri nel Senato della Repubblica italiana per discutere di fatti concreti e far ripartire il calcio italiano. Proposte importanti espote ai rappresentanti di Governo in un incontro senza precedenti con un unico obiettivo: quello di risollevare le sorti di uno sport seguitissimo ma che si svuota gradualmente di valori e di attrazione.

Arezzo, Ascoli, Atalanta, Avellino, Bari, Brescia 1911, Bologna, Bologna Fortitudo Basket, Cavese, Cesena, Fasano, Genoa, Lazio, Milan, Napoli, Padova, Palermo, Parma, Reggiana, Sampdoria, San Donà, Ternana, Udinese, Venezia, Vicenza. Venticinque erano le voci che hanno fatto proposte concrete per migliorare il sistema. Proposte che verranno prese in considerazione dagli organi governativi che lavoreranno per dare una sterzata al calcio italiano.

Tra i temi di maggior rilievo affrontati il doppio Daspo ossia la proposta di evitare che il periodo di condanna di allontanamento da manifestazione sportiva sia effettivo e non la somma del periodo di divieto di ingresso allo stadio deciso dal magistrato e quello già scontato precendentemente. Un’altra richiesta è stata quella dei fumogeni e tamburi estemporanei e l’abbattimento delle barriere che non incentivano più la voglia di andare in un luogo di divertimento e spiensieratezza. Un dibattito che oltre a questo ha condotto gli interlocutori tra vari temi fino ad arrivare alla possibilità di effettuare manifestazioni e cortei sportivi, modifica degli articoli 8 e 9 della legge n.41 del 2007 e tessera del tifoso facoltativa. Temi affrontati da chi vive lo stadio e la propria squadra settimana dopo settimana e conosce i problemi di questa passione. Potrebbe iniziare davvero tutto da qui e non vedere più incontri come quello di domani sera al Partenio Lombardi in cui ci sarà solo una tifoseria a vedere uno spettacolo calcistico.

 

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