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Palazzi chiede l’esclusione della Nocerina

Riprende domani mattina alle 10.30 il procedimento dinanzi alla Commissione Disciplinare Figc sul caso Nocerina. Dopo le pesanti richieste del procuratore federale, Stefano Palazzi, si svolgera’ in mattinata la replica dei difensori del club campano, per cui l’accusa, in merito al derby farsa di Lega Pro con la Salernitana, ha chiesto l’esclusione dal campionato di competenza con l’assegnazione da parte del consiglio della Figc a un campionato di categoria inferiore e un’ammenda di 10mila euro. Tocchera’ poi agli avvocati del presidente Luigi Benevento (l’accusa ha chiesto per lui 4 anni e mezzo di stop), del dg Luigi Pavarese (3 anni e mezzo) e del medico Giovanni Rosati (3 anni e mezzo). Se qualcuno aveva dei dubbi sulle intenzioni di Palazzi di far piena luce sul derby “farsa” Salernitana-Nocerina dello scorso 10 novembre, da oggi avra’ avuto le dovute rassicurazioni. Le richieste del pm federale, nella prima giornata di udienza, dimostrano la volonta’ della procura federale di fare piazza pulita di “fatti di estrema gravita’ – come spiega nella sua requisitoria – una delle pagine piu’ brutte per chi ama il calcio”. Un piano “preordinato, quella ‘farsa’ a cui tutta l’Italia ha dovuto assistere, riguarda fatti di estrema gravita’”, finisce di spiegare prima di passare ai numeri e alle squalifiche da comminare ai 17 protagonisti di una vicenda che aveva fatto in poche ore il giro del mondo. Per la Nocerina una richiesta durissima, ma in linea con le regole della Figc: esclusione dal campionato di Prima divisione di competenza e assegnazione, da parte del Consiglio Federale, in un campionato inferiore. Questo perche’ quest’anno la Prima Divisione non prevede retrocessioni in virtu’ della riforma dei campionati, dunque, per la Nocerina, Palazzi chiede la retrocessione in Dilettanti, oltre a una multa di 10 mila euro. E proprio ad evitare possibili colpi ad effetto dei legali del club molosso (che punteranno domani a scardinare l’illecito per scendere a un piu’ “umano” articolo 1, lealta’ sportiva) Palazzi ha provato a blindare la sua richiesta, che “non deve cambiare – specifica – anche ove fosse mancata la responsabilita’ diretta, per la portata negativa dell’immagine derivata a tutto il calcio italiano”.Responsabilita’ diretta che la difesa della Nocerina ha provato ad affibbiare al solo Giovanni Citarella (stralciata la sua posizione per l’impossibilita’ a difendersi a causa dell’arresto subito di recente per associazione a delinquere) e non anche a Luigi Benevento. “All’epoca dei fatti non aveva potere di firma”, dicono i legali, anche se Palazzi ha tirato fuori un documento di Lega firmato dallo stesso Benevento nei giorni della sua audizione in procura federale il 17 dicembre. Per Benevento, Palazzi chiede l’inibizione a 4 anni e mezzo, mentre 3 anni e mezzo di inibizione per il direttore generale Luigi Pavarese, squalifica per 3 anni e 6 mesi anche per il tecnico Gaetano Fontana, per il suo vice Salvatore Fusco e per il medico sportivo del club, Giovanni Rosati. Il procuratore Figc chiede la stangata anche per i calciatori deferiti, Evacuo, Ficarrotta, Polichetti, Cremaschi, Malcore, Jara Martinez, Dante, Hottor, Kostadinovic, Lepore, Remedi. Secondo Palazzi anche loro devono pagare con 3 anni e mezzo di stop. Sull’atteggiamento della dirigenza e quindi di tutta la squadra in quella gara, sotto la pressione dei tifosi, Palazzi spiega il motivo per cui la Nocerina avrebbe deciso di favorire la sospensione del match per raggiunto limite di giocatori in campo: “C’erano due ordini di esigenze – spiega il pm federale -, a favore della disputa della gara c’erano esigenze di tutela di ordine pubblico, ma anche la circolare di Lega, che prevede che in caso di rinuncia alla gara si perdono i soldi dei contributi”. Dunque, Citarella, Benevento, Pavarese e Fontana trovano la soluzione che riesce a soddisfare entrambe le esigenze: “disputare il match – dice Palazzi – e preservare i contributi. Al contempo, accontentare i tifosi ocn un gesto clamoroso di solidarieta’, decidono di iniziare e poi fare in modo di sospenderla per numero legale”. Palazzi respinge anche le controdeduzioni dei legali: “C’era preordinazione, perche’ i dirigenti Citarella, Pavarese, Fontana e Benevento sono stati sentiti dalla Polizia parlare del loro piano prima della gara, ma anche l’arbitro ha riferito che Pavarese e altri si erano informati sul numero minimo di giocatori in campo…”. Insomma, secondo il pm federale, inutile negare. Quando e’ stato fatto, il tentativo non e’ andato a buon fine. Cosi’ il giocatore Hottor, che ha accusato dolore in una parte del corpo dove non aveva subito infortunio, e anche il vice di Fontana, Salvatore Fusco, che ha ritrattato sugli infortuni “farsa”. Ma poi c’e’ una domanda che Palazzi si fa: “Dopo tutto quello che e’ successo, che fanno i dirigenti? Restano in silenzio…”. Una risposta che dice tutto.

Fonte:ITALPRESS

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