ALTRI SPORTNEWSNEWS MONDO ITALIA

Universiade – Da Pietro Mennea alla Pellegrini. Quando i grandi campioni hanno scritto record alle Universiadi

In molti solo in questi giorni stanno iniziando a comprendere seriamente cosa siano le Universiadi, che tra circa 10 giorni partiranno a Napoli e in tutta la Campania. certo, qualcuno magari diraà, una bella cosa, si, ma non sono come le Olimpiadi dove gareggiano i grandi campioni di tutti gli sport. Invece proprio dalle Universiadi si sono visti sgretolare record, si è vista scrivere la storia di tanti sport, rimasta tale per anni, per decenni.

Universiade casa di imprese e leggende quindi. A pochi giorni dal via di Napoli 2019, dunque, occorre dare uno sguardo ai record che in questa competizione sono stati infranti. Quaranta anni fa Pietro Mennea ha scritto la Leggenda a Città del Messico nel 1979: 19.72 nei 200 metri, record del mondo, forse la più grande prestazione di sempre di uno sportivo italiano. Un primato neppure sfiorato da fenomeni come Carl Lewis, Frankie Fredericks tra gli anni Ottanta e Novanta e resistito fino all’Olimpiade di Atlanta 1996. Qualcuni magari non sa che quel record lo scrisse alle Universiadi di Città del Messico.
Due anni dopo Mennea, all’Universiade si presentò anche Nadia Comaneci, a Bucarest da studente in Educazione Fisica al Politecnico della capitale rumena. Era già campionessa olimpica: cinque anni prima all‘Olimpiade di Montreal la giuria le assegnò 10 alla parallele asimmetriche, a poco più di 14 anni, mandando in tilt pure il tabellone luminoso. La prima esibizione perfetta nella ginnastica artistica, poi ripetuta in due occasioni all’Olimpiade di Mosca 1980. Anche ai Giochi universitari a casa sua la fuoriclasse romena inserì le marce alte, portando all’oro la squadra di ginnastica (cinque, in totale) nelle prove individuali e a squadra. Un ricordo ancora vivo, come ha recentemente spiegato in un’intervista alla FISU sulla sua esperienza all’Universiade, anche perché fu l’ultima esibizione in una grande manifestazione internazionale

E come non parlare dell’Universiade di Bangkok e di Federica Pellegrini: era già la Divina, argento olimpico nei 200 stile ad Atene 2004, una pioggia di medaglie ai Mondiali di Montreal e soprattutto il record mondiale centrato nei 200 metri ai campionati del mondo a Melbourne, cancellando a bracciate il primato fatto segnare dal suo mito, Franziska van Almsick, cinque anni prima. In Thailandia, ai Giochi universitari, per la veneta esibizioni spettacolo e quattro medaglie: oro nei soliti 200 metri, poi nei 400, argento negli 800, bronzo nella 4×200 femminile.

Questi sono solo alcuni esempi italiani delle Universiadi. Ecco perchè seguire Napoli 2019.

Articoli correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Pulsante per tornare all'inizio