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Vitucci: «Sconfitta che non cambia i nostri programmi»

Frank Vitucci
Frank Vitucci

Un mesto Frank Vitucci riconosce in sala stampa la superiorità dei suoi avversari: «Questa sera Cantù ha meritato di vincere ampiamente. Abbiamo faticato dal punto di vista fisico come nel secondo e nell’ultimo quarto in cui si è vista la differenza di taglia, fisicità ed è venuta fuori la differenza di abitudini a mantenere costante un certo livello di perfomance in campo dato che sono abituati al doppio impegno tra campionato e coppa». Le pessime percentuali da tre punti della sua squadra una delle chiavi dell’incontro:«Il 3/24 da tre punti non è stato di nostro aiuto. Già nel primo tempo è risultato un problema importante ma nel secondo tempo a abbiamo fatto peggio. Avremmo dovuto alzare il livello della nostra prestazione e oggettivamente non ci siamo riusciti. Cantù è stata superiore. La squadra ha lottato seppur in modo confuso in qualche caso.. I nostri svarioni – sottolinea – sono stati puniti severamente». Alla vigilia Vitucci aveva affermato che per Avellino la gara di oggi avrebbe dovuto rappresentare l’occasione per alzare il livello di prestazione:  « Rispetto alla  partita di oggi sia giusto dire che oggi non siamo riusciti ad alzare livello del gioco. Ad esempio la loro taglia fisica con Marconato e Cusin ci ha creato tanti problemi difesa con tanti rimbalzi conquistati da loro in attacco». Il tecnico veneziano riconosce anche i progressi di Lakovic: «Sta migliorando ma ha ancora qualche acciacco. La sua esperienza e leadership in molti casi lo aiutano ad essere un giocatore importante seppur non ancora al meglio della forma». Su Biligha, dato per partente, dice: «Non è una novità ma Paul ha offerte alcune concrete, altre meno Se non abbiamo un sostituto non credo sia opportuno mandarlo via. In questo momento sul mercato d’uscita aspetterei un po’ prima di parlarne». Chi dovrà decisamente migliorare è Foster, sottotono nell’incontro di ieri sera:«Mi aspettavo di più da lui. È vero che l’avversario era superiore ma deve darci di più. Cercheremo di coinvolgerlo maggiormente perché necessitiamo che lui possa girare al meglio nella rotazione dei tre esterni. Si è perso nelle difficoltà della squadra». La sconfitta contro i brianzoli non cambia gli scenari futuri della Scandone secondo il suo coach: «Il ko di oggi  non cambia i nostri programmi. Una partita persa non può fare così tanta differenza. Serve maggior equilibrio e guardar avanti con un gruppo che ha ritrovato se stesso. Sono convinto che qualche soddisfazione ancora ce la toglieremo»

Pino Sacripanti (foto pallacanestrocantu.com) Soddisfatto per la risposta della sua Cantù è invece Pino Sacripanti: «Non posso che essere soddisfatto  della partita. Siamo reduci da tre partite consecutive, tra cui la vittoria in Germania in Eurocup. Ero incuriosito – dichiara – se qui avremmo disputato una gara ottima o  anomala come spesso può capitare dopo una delusione come quella che abbiamo preso martedì in Eurocup». La difesa la chiave di volta della vittoria: «La difesa è stato il punto di forza. Abbiamo chiuso bene i due lunghi (Thomase e Ivanov ndr), limitandoli a soli 25putni in coppia. Il controllo del match è stato un altro elemento che ha deposto a nostro favore. Così come rimanere sui nostri su nostri principi difensivi». Sacripanti riconosce soprattutto l’importanza del gruppo: « Tutti hanno dato grande apporto a partire dalla difesa per poi finire in attacco. È stata una delle poche partite in cui ho giocato col doppio lungo per limitare Avellino sotto le plance.  Oggi – conclude – grazie alla presenza di tutti siamo riusciti a guidar  il match sui nostri binari a differenza delle partite contro Psitoia e Pesaro in cui siamo venuti meno nel finale, pagando tutto ciò con la sconfitta. Sono state delle lezioni che ci hanno insegnato a restar concentrati per gli interi 40’ e vincere oggi»».

Davide Baselice

 

 

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