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Il commento – Avellino, ma il lupo dov’è?

Doveva essere la partita del dentro o fuori. Del dentro per i play-off. E invece l’Avellino, ha smesso di giocare dopo solo 20′. Il tempo di una traversa di testa di Mokulu e un’occasione di Castaldo. Poi il buio. Si è spenta la luce. Si è spenta la rabbia. Si è spenta la passione. Si è spento tutto. Pure il cuore che aveva reso grande l’Avellino. E’ come se la squadra fosse crollata psicologicamente e forse anche fisicamente. Una involuzione clamorosa che ufficializza l’Avellino fuori dai play-off e che ora deve mentalizzare un nuovo obiettivo: la salvezza. Bastano 10 punti ed è fatta. L’Avellino non c’è più. Da gennaio, solo la gioia del derby e la vittoria col Livorno. Poi, solo mortificazioni e sconfitte. L’Avellino non c’è più. Inutile aggiungere che serve una scossa. Che non arriverà se non nelle dimissioni forzate di Tesser. Non avrà senso cambiare allenatore ora. Non si cambierà. Con un torneo quasi finito, Tesser deve chiudere in bellezza. Almeno, provarci. Tutto il resto sarà noia assoluta.

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