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Basket Final Eight – Il pagellone: insufficienza per la Sidigas ma c’è chi fa peggio

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Caleb Green
Caleb Green

VOTO 5

365 giorni dopo ancora una bocciatura per i biancoverdi alle Final Eight di Firenze. É cambiato praticamente quasi tutto rispetto allo scorso anno, con il ciclo Sacripanti che si è chiuso, ma non sono cambiati in positivo i risultati. Ancora una volta la Sidigas esce dopo solo 40′ di gioco e lo fa in maniera ancora più beffarda rispetto al 2018. Infatti, dopo aver cominciato come peggio non si poteva la partita, i biancoverdi hanno prodotto un terzo quarto che gli ha regalato il record assoluto dei punti realizzati in un solo quarto di gioco (ben 40 con uno straordinario 8/10 da 3), ma non è bastato per aggiudicarsi la semifinale. L’amaro della sconfitta ancora brucia, anche perché Avellino era già conscia delle eliminazioni eccellenti di Milano e Venezia, e si sarebbe potuta seriamente candidare come una probabile vincitrice; invece un ultimo quarto da soli 12 punti realizzati e ben 26 subiti ha consegnato ai ragazzi di Vucinic l’ennesima delusione stagionale. Dopo Ventspils è ancora una volta l’ultimo tiro a condannare gli irpini, ma in quella situazione di gioco non ci si doveva proprio arrivare in entrambe le partite. É proprio questa la colpa principale che ci sentiamo di imputare ai biancoverdi in questa stagione, il non saper riuscire a gestire i vantaggi ed arrivare sempre alla lotteria dell’ultimo tiro. Sicuramente le attenuanti degli infortuni a raffica ci sono, così come la burrasca dei problemi societari, ma non possono e non devono essere un alibi. Ora bisogna intervenire sul mercato per sostituire il lungodegente Young e recuperare al meglio l’imprescindibile Nichols (8 sconfitte e una vittoria il bilancio senza di lui), per poter conquistare la miglior posizione possibile in campionato, in vista dei play-off, dove si spera che questa squadra possa finalmente essere tra le protagoniste perché lo spirito ed il talento di certo non mancano. Ciò che manca sempre quel quid in più per fare il salto di qualità…che peccato!

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