All-In #EmpoliAvellino: Cabezas, l’attesa e il piacere

Guai a darsi già per vinti. Archiviato il successo sul Novara, per l’Avellino è tempo di pensare alla sfida di domani all’Empoli. Una trasferta proibitiva, come dicono i numeri della squadra di Andreazzoli (16 punti conquistati nelle ultime 6), ma che non va assolutamente affrontata con rassegnazione. Andare al “Castellani” senza credere di poter fermare la capolista significherebbe consegnarsi ai toscani e al loro gioco bello e accattivante. L’unico modo che l’Avellino ha per tentare l’impresa è quello di armarsi di corazza ed elmetto e di dare tutto ciò che ha in una partita di sacrificio, agonismo e di grande ordine tattico. Guai a prestare il fianco, allora. Guai ad abbassare lo sguardo. Ad Empoli servono punti per allontanare ulteriormente la zona playout. Ottenerli in una sfida simile, contro la capolista del torneo nel miglior momento dei lupi, avrebbe poi un valore indiscusso anche per il morale della formazione biancoverde. In vista dei tre impegni ravvicinati a stretto giro, Novellino opterà certamente per qualche cambio rispetto all’undici visto contro il Novara. Probabili gli impieghi di Migliorini, Marchizza ed Ardemagni. Scalpita anche Vajushi. Dall’inizio, o a gara in corso, avrà certamente un’occasione il tanto atteso Cabezas. I tifosi hanno dovuto aspettare a lungo per poterlo vedere all’opera, ma ne è valsa la pena. Il numero 30 si è presentato con un assist al bacio per Gavazzi e con altre giocate degne di nota. Mica male come esordio. Contro l’Empoli, prima di partire per l’Ecuador per assistere alla nascita della primogenita, l’asso sudamericano dovrà confermare le buone impressioni della prima. Talento, velocità e qualità non gli mancano. Farli fruttare anche al “Castellani” e magari aiutare i lupi a fare punti avrebbe un sapore dolcissimo. Oltre a dimostrare che l’attesa del piacere non è male, ma il piacere stesso è tutta un’altra cosa