
Sembra esserci stato il tanto aspettato punto d’incontro fra la società dell’Us Avellino e l’avvocato Chiacchio, acclamato dalla piazza dopo la scoperta dell’esclusione dal campionato di Serie B. Venerdì sera le parole dell’avvocato avevano fatto presagire al peggio, “non porterà l’Avellino al cimitero” sono risuonate ai tifosi come una condanna a morte. Eduardo Chiacchio ha già seguito l’Avellino durante le accuse per il processo Money Gate, che vide i biancoverdi ed il Catanzaro accusate di illecito sportivo, conseguendo una vittoria per la società irpina che uscì indenne dal caso.
Adesso c’è bisogno di una corsa contro il tempo, poiché entro lunedì sera alle ore 23.59 va inviata la Pec per presentare il ricorso al tribunale compente, ossia il Collegio del Coni, appellandosi ad un vizio formale riconducibile ad un ritardo nella comunicazione presentata dalla Covisoc al momento dell’esclusione che avrebbe impedito alla società di formulare una nuova fideiussione in tempo.
Chiacchio: “Non me la sento di accompagnare l’Avellino al cimitero”