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Avellino, parla l’ex Di Cecco: “Col Bari ricordo quelle lacrime per la retrocessione di 10 anni fa”

Sono passati 10 anni, era la stagione 2007/2008, Serie B. A giugno i lupi con Vavassori avevano battuto il Foggia nella finale playoff di Serie C, tornando in Serie B. Fu la stagione dei 4 allenatori. Vavassori si dimise alla vigilia del ritiro, arrivò un certo Maurizio Sarri, che si dimise alla vigilia del campionato. L’Avellino prese quindi Guido Carboni, che fu esonerato per poi prendere Alessandro Calori. Insomma, un anno nefasto, che si chiuse con la retrocessione in Serie C, salvo poi il fallimento del Messina che fece sì che i lupi furono ripescati (biancoverdi che poi fallirono la stagione seguente).

Quell’anno, l’Avellino aveva un grande lupo a centrocampo. Domenico Di Cecco, di fatto vice capitano di quella squadra ma divenne capitano di diritto, con l’infortunio di De Angelis. Di lui ricordiamo le lacrime a Bari, di quella amara retrocessione che ancora sente addosso. Infatti, in una intervista su Il Mattino, ammette, che ogni volta che sente la parola Bari, in un modo o nell’altro si rattristrisce.

Queste le sue parole: “Bari-Avellino? A distanza di 10 anni fa ancora male, credetemi. Perdemmo 1-0 quella partita e tornammo in Serie C anche perchè noi eravamo quart’ultimi e la distanza con la quint’ultima che era il Treviso era ampia e non si fecero i playout. Si, poi fummo ripescati, quello che volete, ma quella delusione è ancora addosso. Ancora oggi quando sento Bari mi rattristisco senza un motivo. Quelle lacrime furono spontaneee, arrivavamo carichi di tensione, troppa negatività. In società c’era un’aria pensante che poi l’anno dopo portò al fallimento”. 

Di Cecco, ammette di seguire ancora l’Avellino: “Ovvio, seguo la Serie B e l’Avellino con piacere e affetto. Domenica mi fa piacere che i lupi vincano col Bari. Sono sempre stato un capitano di questa squadra e sono un lupo nel cuore. Mi spiace vedere che i tifosi allo stadio sono pochi e che viene comtestato Taccone. magari noi 10 anni fa potevamo giocare così tranquilli con una società così forte e avere posizioni di classifica così alte. Capisco che il sogno sia la Serie A, ma la B va tenuta stretta. Ricordatevi quelle mie lacrime, non vorrei che accadessero più”. 

Di-Cecco-Lacrime

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