Era arrivato per giocare da titolare. Due gare di Coppa contro Monza e Cesena. Poi l’esordio in campionato contro il Novara. La vittoria dell’esordio: la terza consecutiva dopo i tripudi nella competizione nazionale di categoria.
Andrea Seculin aveva convinto. Eccome aveva convinto. Mettendo a sedere Pietro terracciano e Giuseppe Di Masi nell’ordine. Poi il problema muscolare. In allenamento: una fitta alla coscia e l’infermeria. Ci è restato per tre settimane lasciando le chiavi della difesa all’amico Terracciano. Da allora non ha più messo piede in campo chiuso nelle gerarchie che si sono ribaltate. Terracciano titolare: l’ex Catania che sorprende tutto e tutti. Che para l’impossibile. Seculin dopo la ripresa è costretto a sedersi in panca. E vedere, perchè no, con il sorriso, l’Avellino vincere. Ora, dopo dieci giornate di assenza, potrebbe tornare. A Cittadella, per la precisione, per difendere i pali di un Avellino che specie fuori casa non riesce ancora a carburare. L’ex Juve Stabia è decisamente concentrato. Scalpita e in cuor suo sognava un’altra chances per mettersi in mostra.
Quando è stato impiegato ha sempre fatto bene evidenziando probabilmente qualche piccola ansia legata alle uscite alte. ma i due lunghi mesi di riposo sono serviti anche a migliorare questo aspetto. Di certo c’è che il calciatore, in comproprietà con Chievo Verona, ha una grande chances adesso. E nessuno vorrebbe essere nei panni di Dei (il preparatore dei portieri) e di Rastelli. Seculin e Terracciano sono stati da sempre considerati da tutti sullo stesso livello. Ad inizio stagione la freschezza atletica dell’ex Juve Stabia era stata preferita a quella di terracciano, probabilmente considerato leggermente indietro anche per colpa delle ultime due stagioni con poche presenze (era in A con il Catania). Adesso, dopo dieci giornate, l’Avellino aveva ritravato il suo equilibrio tra i pali: Terracciano era praticamente divenuto intoccabile dopo le ottime presenze che lo avevano lanciato anche alla ribalta nazionale. L’infortunio muscolare impone una riflessione. rastelli potrebbe, con il calciatore e lo staff medico anche rischiarlo. ma conoscendo il tecnico e la premura che ha nei confronti dei suoi calciatori, appare decisamente improbabile la volontà di mandarlo nella mischia al cento per cento. Anche perchè a Cittadella, martedì, non sarà di certo una giornata calda. Si giocherà in notturna, con molta umidità e il rischio che il portiere, a freddo, possa aggravare la propria posizione legata al problema muscolare, è molto alta. Meglio il riposo, forse, e la certezza di averlo poi disponibile contro il Palermo. In ogni caso si deciderà solo alla fine. Domani la partenza per il Veneto. Probabilmente Terracciano verrà escluso dai convocati. E’ il turno di Seculin.
Emergenza infinita. Dopo Abero e Togni (in infermeria da tempo, ormai), la lista degli acciaccati si allunga clamorosamente. Con Terracciano alle prese con problemi muscolari non trascurabili, Gigi Castaldo e Alessandro Fabbro sono ormai quasi esclusi dalla lista dei convocati. L’ufficialità arriverà domani ma Rastelli salirà in veneto senza di loro.
Inutile forzare: non sono al cento per cento e in settimana si sono allenati pochissimo. Anzi quasi niente, solo terapie e piccole corse senza toccare nemmeno il pallone. A Cittadella ci si arriva quasi con gli uomini contati. La formazione potrebbe essere quasi scontata. Nel 3-5-2 di Rastelli le pedine si incastrano. Con Seculin che torna tra i titolari, la difesa a tre (considerata l’assenza di Fabbro) è fatta: Izzo centrodestra, Peccarisi centrale e Pisacane sull’out opposto. Sulla mediana Zappacosta e Bittante confermatissimi esterni, Arini, D’Angelo e Schiavon centrali con Massimo che partirà quasi sicuramente ancora dalla panchina.
In attacco Galabinov e Soncin con la mina vagante Herrera che Rastelli già a Pescara in un’ottica di turn-over con il “Cobra” aveva lanciato titolare sorprendendo tutti.
Ma la ritrovata via del gol dell’ex ascolano e la doppietta contro il Carpi del bulgaro potrebbero convincere Rastelli a non stravolgere la sintonia creatasi nelle ultime gare di campionato. Herrera appare un’ottima alternativa ma al momento le quotazioni dell’honduregno sono abbastanza basse.
Torna disponibile anche Raffaele Biancolino che contro il Carpi era finito in tribuna per un leggero affaticamento muscolare dovuto dopo l’esordio negli ultimi venti minuti nella trasferta di Siena.
Oggi e domani, comquneu, gli ultimi dubbi verranno sciolti dagli allenamenti a porte chiuse che Rastelli farà sostenere alla squadra a Torrette di Mercogliano. La partenza in aereo per il Veneto è prevista per il primo pomeriggio di domani. Sta bene Schiavon alle prese con un leggero stato influenzale. E’ disponibile.